L'inchiesta
Maria Denisa Adas scomparsa a Prato indagata la madre della escort: “Rapita per costringerla a prostituirsi”

Una svolta sorprendente e inattesa quella nelle indagini sulla scomparsa di Maria Denisa Adas, la trentenne romena residente a Roma, escort di professione, di cui si sono perse le tracce una settimana fa, dopo aver soggiornato in un residence in via Ferrucci a Prato.
Qui la donna era arrivata per una serie di appuntamenti con dei clienti e poi con l’intenzione di proseguire verso Bologna, capoluogo emiliano dove però non è mai arrivata.
La Procura di Prato, guidata da Luca Tescaroli, ha infatti disposto una perquisizione a carico della madre della giovane, Maria Cristina Paun, residente a Roma: un provvedimento, quello a carico della 49enne, eseguito nella notte tra mercoledì e giovedì 22 maggio nell’appartamento della donna nel quartiere di Torpignattara dai carabinieri dei reparti investigativi di Prato e Firenze, con il supporto dei colleghi romani.
Maria Cristina Paun risulta al momento indagata per false informazioni al pubblico ministero, dopo essere stata ascoltata insieme a due amiche della figlia nella giornata di mercoledì. Il sospetto degli inquirenti è che la madre di Maria Denisa abbia nascosto informazioni in merito alla scomparsa della figlia, in particolare con riferimento a presunte confidenze fatte dalla donna nei giorni precedenti, secondo le quali Maria Denisa sarebbe stata rapita da un gruppo di connazionali romeni con l’intento di costringerla alla prostituzione.
Vicenda nella quale sarebbe anche coinvolto un professionista italiano, presumibilmente un avvocato, che avrebbe rassicurato la madre sulla possibilità che la figlia sia ancora viva. Dunque la pista seguita dalla Procura guidata da Tescaroli non è più quella dell’omicidio, come in un primo momento, ma quella del sequestro a scopo di sfruttamento sessuale.