L’indagine

Stefania Camboni uccisa nella sua villa di Fregene con 15 coltellate, per l’omicidio fermata la nuora

Cronaca - di Redazione

16 Maggio 2025 alle 10:14

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Stefania Camboni uccisa nella sua villa di Fregene con 15 coltellate, per l’omicidio fermata la nuora

L’ha uccisa con 15 coltellate, per poi inscenare un rapina. Così secondo la Procura di Civitavecchia Giada Crescenzi ha ucciso giovedì in un villino di Fregene, località balneare romana nel comune di Fiumicino, la 58enne Stefania Camboni, madre del compagno Francesco Violoni.

Dopo una giornata di indagini in serata la Procura ha disposto il fermo indiziario di delitto con l’accusa di omicidio volontario aggravato dalla premeditazione.

Il corpo della donna era stato trovato intorno alle sette del mattino dal figlio, impiegato come guardia giurata all’aeroporto di Fiumicino: vive assieme alla compagna in un’altra unità dello stesso villino di via Agropoli. Il cadavere è stato rinvenuto da Violoni nella stanza da letto, coperto da cuscini: sul letto invece è stata trovata una grande macchia di sangue coperta da un copriletto.

Gli inquirenti sono convinti che Camboni, vedova dal 2020 dopo la morte del marito, conosciuto a Fregene anche perché con un passato da calciatore anche nelle giovanili della Lazio, sia stata uccisa dalla nuora 31enne. Sul corpo della vittima erano evidenti le numerose coltellate inferte dal suo assassino, almeno una decina tra petto e gola, oltre a una profonda ferita alla testa.

A un centinaio di metri dal villino era stata rinvenuta anche l’auto di Camboni, un suv Hyundai Tucson, dentro una cunetta a bordo strada: . gli investigatori hanno considerato fin da subito il ritrovamento dell’auto come una probabile azione di depistaggio messa in atto dall’autore del delitto, anche perché nell’abitazione della donna erano presenti tutti i suoi effetti personali di valore.

L’inchiesta si è quindi concentrata sulla sfera familiare della vittima e in tarda serata, dopo aver ascoltato più volte la versione dei testimoni, la procura di Civitavecchia ha disposto il fermo della nuora. Le indagini però proseguono per stabilire eventuali altre responsabilità nel delitto ma soprattutto il movente dell’omicidio.

Per domani la Procura della Repubblica di Civitavecchia ha disposto l’autopsia sul corpo della donna. L’esame verrà effettuato all’istituto di medicina legale dell’Università Sapienza.

Secondo la Procura Crescenzi ha cercato sul web il mondo di cancellare tracce ematiche sul materasso o un modo per uccidere per avvelenamento. Per Anna Maria Anselmi, avvocato difensore della donna, a detta della nuora, “la prima ricerca era relativa a eliminare eventuali tracce delle mestruazioni e quella sull’avvelenamento non era per le persone ma le piante, per eliminare quelle invasive dal giardino. Ricordo che la signora è morta accoltellata e non avvelenata e l’arma non è stata ancora trovata”.

Il sindaco di Fiumicino, Mario Baccini, ha dichiarato in una nota: “La notizia della tragica e improvvisa scomparsa della nostra concittadina Stefania Camboni ci addolora. A nome mio, dell’Amministrazione comunale e di tutta la città di Fiumicino, esprimo il più sentito cordoglio alla sua famiglia e a tutti i suoi cari”. I familiari della vittima, il figlio Francesco e la sorella di Stefania Camboni, sono assistiti come parti civili dall’avvocato Massimiliano Gabrielli:” Si tratta di un omicidio brutale, avvenuto nel sonno e con premeditazione, escludiamo l’ipotesi di un furto in casa”, le sue parole all’agenzia LaPresse.

di: Redazione - 16 Maggio 2025

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