Il supertestimone dopo 18 anni

Delitto di Garlasco, cosa è cambiato dopo 18 anni nell’indagine sull’omicidio di Chiara Poggi

18 anni dopo l’assassinio di Chiara c’è un supertestimone. Perquisita la casa di Sempio e prosciugato un canale, si cercherebbe un attizzatoio da camino. Critiche alla procura dalla famiglia Poggi

Cronaca - di Frank Cimini

15 Maggio 2025 alle 15:00

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Foto Claudio Furlan/Lapresse
Foto Claudio Furlan/Lapresse

Spunta un supertestimone 18 anni dopo il delitto di Garlasco e parla di un oggetto di metallo forse un attizzatoio da camino gettato in un canale che sarebbe stato usato per uccidere Chiara Poggi il 13 agosto del 2007. Scattano perquisizioni a casa di Andrea Sempio indagato per concorso in omicidio insieme a Alberto Stasi, già condannato a 16 anni di carcere con sentenza definitiva e forse altre persone. Carabinieri anche a casa dei genitori di Sempio e di due amici non indagati.

Le mosse della procura non mancano di suscitare critiche e polemiche. “La procura sta ignorando quanto accertato in un giusto processo e valorizzando a distanza di quasi 20 anni ipotesi stravaganti che ricevono immediata diffusione sugli organi di stampa” dice l’avvocato Francesco Compagna, legale di Marco Poggi il fratello di Chiara. Il legale aggiunge che il nostro ordinamento attribuisce alle procure un amplissimo potere in fase di indagini ma non per questo gli inquirenti possono collocarsi al di sopra della giurisdizione o di sentenze passate in giudicato. In effetti a tanti anni dal fatto ci vorrebbe un maggior rigore nella valutazione dei dati probatori. La famiglia di Chiara Poggi non crede alla responsabilità di Sempio e resta ancorata alla sentenza che ha condannato Stasi.

Andrea Sempio, riferisce l’avvocato Angela Taccia, non è preoccupato per le perquisizioni le cui tempistiche sono definite spiacevoli dal legale. Il giovane sarebbe in apprensione per le condizioni di salute dei genitori, in particolare della madre. Le ricerche sulla presunta arma del delitto si basano sulla testimonianza di un uomo raccolta nei mesi scorsi dalla trasmissione Le Iene che avrebbe detto di aver visto una persona gettare un oggetto in un canale a Tormello vicino a una casa che era di proprietà della nonna di Stefania e Paola Cappa, cugine di Chiara Poggi. Il canale viene svuotato, ma un residente nella zona spiega che era stato pulito otto anni fa. La proprietaria di un bar informa che il canale era stato dragato e che forse avevano solo tolto erbacce dagli argini.

Ma le probabilità di trovare qualcosa di utile per le indagini appaiono molto scarse. La mamma di Chiara, Rita Poggi, sostiene che l’attizzatoio da camino in casa non manca e non è mai mancato. Le indagini a tanti anni di distanza dal fatto non possono non suscitare perplessità. L’omicidio di Chiara Poggi insieme a quello di Chiara Gambirasio è il fatto più rilevante e soprattutto mediatico a livello di cronaca nera negli ultimi anni. E questo può portare alcuni a fare il mestiere di altri invece che il proprio.

15 Maggio 2025

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