La lettera

Michele Prestino lascia la magistratura, dopo 40 anni l’addio alla toga: “Tranquillo per l’indagine contro di me”

Cronaca - di Redazione

7 Maggio 2025 alle 17:52

Condividi l'articolo

Photo by Mauro Scrobogna /LaPresse
Photo by Mauro Scrobogna /LaPresse

Michele Prestipino lascia la magistratura. Il procuratore aggiunto presso la Direzione nazionale antimafia, ex procuratore capo a Roma, abbandona la toga dopo 40 anni di servizio.

Ad annunciarlo è lo stesso magistrato in una lettera al ministero della Giustizia in cui ricorda che, “ormai vicino al limite massimo previsto dalla legge, è venuto il momento della pensione”.

Una decisione “che ho maturato da tempo e di cui erano a conoscenza tutti quelli che mi sono particolarmente vicini”, aggiunge Prestipino, su cui però potrebbe avere avuto un ruolo l’indagine a suo carico a Caltanissetta.

Prestipino è accusato dalla procura nissena di rivelazione di segreto d’ufficio. Secondo il procuratore Salvatore De Luca, Prestipino avrebbe rivelato notizie riservate su un’indagine relativa alle cosche della ’ndrangheta e alle infiltrazioni dei clan nelle imprese del Nord all’ex capo della polizia Gianni De Gennaro e a Francesco Gratteri. De Gennaro è oggi presidente di Eurolink, consorzio di imprese che si occupa tra le altre cose della progettazione del ponte sullo Stretto di Messina.

Secondo l’accusa Prestipino ne avrebbe parlato durante una conversazione intercettata nel corso di un’inchiesta della procura di Caltanissetta sulle stragi mafiose del 1992. Dopo la notizia dell’indagine il procuratore nazionale antimafia Giovanni Melillo aveva annunciato la revoca con effetto immediato le deleghe di Prestipino al coordinamento delle indagini su ’ndrangheta e Cosa nostra.

Su questo punto Prestipino nella sua lettera scrive che l’indagine “ha avuto ben poca importanza nella mia decisione, sia perché sono assolutamente tranquillo e persuaso che la vicenda sarà, spero a breve, chiarita, acclarando la linearità del mio comportamento, conforme, peraltro, a quello che ho tenuto per tutta la vita”.

Nella sua lettera poi l’ormai ex magistrato ringrazia “di cuore tutti quelli con cui, in questi lunghi anni, ho avuto l’onore di collaborare nello svolgimento di un lavoro che non è mai stato per me un semplice adempimento ad un dovere, ma sempre qualcosa di più. E quindi il senso della mia gratitudine va, in primo luogo, ai tanti, tantissimi colleghi, che proprio in questi giorni, insieme a molti altri, mi hanno fatto sentire la loro stima ed il loro affetto. E poi anche ai rappresentanti delle Istituzioni, agli avvocati, agli appartenenti delle forze dell’ordine e ai collaboratori amministrativi. Un grazie di cuore a parte, poi, sento di dedicare a chi per tanti ha fatto servizio di scorta alla mia persona”.

di: Redazione - 7 Maggio 2025

Condividi l'articolo