Il raid
Israele attacca in Yemen, bombardamenti sull’aeroporto di Sana’a “hub” dei ribelli Houthi: lo scalo fuori uso

In attesa della nuova offensiva su larga scala nella Striscia di Gaza, l’esercito israeliano torna ad occuparsi dello Yemen e dei ribelli Houthi, milizia sciita sostenuta dall’Iran che dal 2011 combatte nel Paese una brutale guerra civile contro il governo centrale yemenita, sostenuto in particolare dall’Arabia Saudita.
L’IDF, le forze di difesa israeliane, hanno annunciato di aver bombardato l’aeroporto internazionale di Sana’a, la capitale dello Yemen occupata dagli Houthi, che secondo l’esercito dello Stato ebraico viene utilizzata dai ribelli sciiti per spostare armi e miliziani.
“L’aeronautica militare israeliana ha attaccato poco fa e distrutto infrastrutture degli Houthi presso l’aeroporto principale di Sanaa, nello Yemen, provocandone la completa inutilizzabilità. Lo abbiamo messo fuori uso. Questo è avvenuto in seguito al lancio di razzi da parte dell’organizzazione terroristica contro l’aeroporto Ben Gurion”, ha dichiarato il portavoce dell’IDF.
“A tutti coloro che si trovano nell’area dell’aeroporto internazionale di Sana’a e per la vostra sicurezza: vi invitiamo a evacuare immediatamente l’area dell’aeroporto”, aveva scritto su X il portavoce in lingua araba dell’IDF prima dell’attacco. “La mancata evacuazione e il mancato allontanamento dal luogo vi espongono a pericolo”, aveva avvertito l’esercito.
Non solo. Nell’offensiva missilista Israele ha anche colpito centrali elettriche e uno stabilimento dove viene prodotto cemento. Nella capitale yemenita è ben visibile una alta colonna di fumo nero.
⚡️Yemeni sources:
Massive American-Israeli aggression bombed the following in the Yemeni capital, Sanaa:
•Amran Cement Factory
•Sanaa International Airport
•Power stations in Haziz and Dhahban
•Gas stations pic.twitter.com/FFC0S2uKdU— Warfare Analysis (@warfareanalysis) May 6, 2025
La tv saudita Al-Arabiya ha riferito che le strade che conducono alla zona dell’aeroporto internazionale di Sanaa sono state chiuse e l’accesso all’intero complesso è ora vietato. Per Sky News Arabic tutti gli aerei civili e il terminal dell’aeroporto di Sana’a sono stati distrutti.
L’attacco odierno arriva anche come reazione al raid dei ribelli Houthi di domenica 4 maggio, che con un missile balistico erano riusciti a bypassare le difese aree israeliane e colpire un’area del terminal 3 dell’aeroporto Ben Gurion di Tel Aviv, ferendo sei persone. Già lunedì l’esercito israeliano aveva dato una prima risposta all’attacco degli Houthi bombardando la città portuale di Hodeidah, ferendo secondo il ministero della Salute yemenita 21 persone.
Da mesi ormai il territorio yemenita controllato dagli Houthi è sottoposto a bombardamenti da parte di Israele, Stati Uniti e Regno Unito: si tratta della rappresaglia del governo Netanyahu e dei suoi alleati occidentali contro il sostegno dei ribelli sciiti alla causa di Hamas nella Striscia di Gaza, manifestato in questi mesi con numerosi attacchi missilistici sul territorio israeliano e con i raid contro le navi portacontainer che attraversano il golfo di Aden.
“Israele ha varcato la linea rossa e ora deve aspettarsi una risposta“, è stata la reazione dei responsabili Houthi citati da al Arabiya.