Nuova offensiva

Israele approva l’occupazione “limitata” di Gaza: ancora stop agli aiuti umanitari nella Striscia, ostaggi “dimenticati”

Esteri - di Redazione

5 Maggio 2025 alle 12:33

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Israele approva l’occupazione “limitata” di Gaza: ancora stop agli aiuti umanitari nella Striscia, ostaggi “dimenticati”

Altro che trattative per una tregua, Israele è pronta ad occupare militarmente l’intera Striscia di Gaza. Il gabinetto di sicurezza israeliano ha approvato all’unanimità il piano di allargamento su vasta scala dell’operazione militare nell’enclave palestinese, che potrebbe portare all’occupazione dell’intero territorio controllato da Hamas.

Secondo quanto riferito dal Times of Israel, il piano operativo include la “conquista di Gaza e il mantenimento dei territori”: d’altra parte l’IDF, le forze di difesa israeliane, già oggi controllano circa la metà della Striscia tramite una enorme “zona cuscinetto” lungo il confine con lo stato ebraico in cui l’esercito ha raso al suolo ogni edificio per garantire la “sicurezza” dello Stato, oltre ai tre corridoi che dividono la Striscia da est a ovest.

Il piano di conquista militare di Gaza arriva all’indomani dell’annuncio della mobilitazione di decine di migliaia di riservisti per l’espansione delle operazioni a Gaza, che secondo Israele ha lo scopo di aumentare la pressione su Hamas affinché negozi un cessate il fuoco più in linea con le condizioni dello Stato ebraico.

Secondo le fonti dei giornali israeliani che hanno riferito del progetto approvato dal gabinetto di sicurezza, il piano prevede anche di costringere la popolazione palestinese a tornare nel sud della Striscia: cosa che aggraverebbe la già catastrofica situazione umanitaria nell’enclave.

Piano che non prevede alcun via libera all’ingresso nell’enclave palestinese di aiuti umanitari, dagli alimenti ai farmaci, fermi ormai da due mesi in quello che è a tutti gli effetti un crimine di guerra. La distribuzione di aiuti avverrà tramite aziende private ma solo dopo la visita di Donald Trump nella regione la prossima settimana

Il progetto votato dal gabinetto di sicurezza ha ricevuto paradossalmente le critiche di chi dovrà materialmente metterlo in campo. Il capo di Stato maggiore dell’IDF, il tenente generale Eyal Zamir, ha infatti avvertito i ministri del governo Netanyahu che la nuova operazione militare a Gaza potrebbe mettere in pericolo gli ostaggi ancora nell’enclave, 59 di cui 24 sarebbero ancora in vita: “Israele potrebbe perdere gli ostaggi se lancia un’operazione su larga scala nella Striscia”, avrebbe detto nella riunione Zamire, secondo quanto riferisce Channel 13.

Zamir si è anche scontrato con Itamar Ben-Gvir, ministro e capo del partito dell’estrema destra religiosa Potere Ebraico, sulla questione degli aiuti umanitari: “Non affameremo i palestinesi, ha detto il capo di Stato maggiore, mentre il leader dei coloni sosteneva che Gaza ha “aiuti a sufficienza” e che “le riserve alimentari di Hamas dovrebbero essere bombardate”.

Altre critiche sono arrivate dall’Hostages and Missing Families Forum, il gruppo che riunisce i familiari degli ostaggi israeliani ancora in mano ad Hamas dal 7 ottobre 2023. Il piano, secondo l’associazione, dovrebbe essere denominato “piano Smotrich-Netanyahu” per “rinunciare agli ostaggi, alla sicurezza e alla resilienza nazionale di Israele”. Nelle dichiarazioni le famiglie dei rapiti hanno affermato che il piano votato dal gabinetto di sicurezza è un’ammissione da parte del governo di scegliere i territori anziché gli ostaggi, il che, a loro dire, è contro la volontà di oltre il 70 per cento degli israeliani.

La reazione rabbiosa dei familiari degli ostaggi ha spinto la stessa IDF a correggere le informazioni diffuse in mattinata, parlando di un piano di espansione dell’operazione militare a Gaza “ampio ma comunque limitato“. Non prevede operazioni nelle zone dove si sospetta la presenza di ostaggi. L’Idf passerà da incursioni temporanee alla conquista di aree (ma non dell’intera Striscia), con operazioni di bonifica e attività intensiva nei tunnel”, hanno precisato le forze di difesa israeliane

di: Redazione - 5 Maggio 2025

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