La guerra in Medio Oriente

Israele attacca il Libano: bombe a Beirut, ancora stragi nella Striscia di Gaza

Per la terza volta dal cessate il fuoco di novembre, Tel Aviv torna a colpire. Un morto nella città di Halta, sul confine, secondo le autorità libanesi

Esteri - di Redazione Web

28 Aprile 2025 alle 10:52

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Flames rise from a metal tent that was hit by an Israeli airstrike on Dahiyeh in the southern suburb of Beirut, Lebanon, Sunday, April 27, 2025. (AP Photo/Hussein Malla) Associated Press/LaPresse
Flames rise from a metal tent that was hit by an Israeli airstrike on Dahiyeh in the southern suburb of Beirut, Lebanon, Sunday, April 27, 2025. (AP Photo/Hussein Malla) Associated Press/LaPresse

Per la terza volta dal cessate il fuoco concordato a novembre con il gruppo politico e militare libanese Hezbollah, Israele ha attaccato in Libano. Bombardata Beirut, la capitale. Colpito il quartiere di Dahieh, nel sud della città, considerato una roccaforte di Hezbollah. L’attacco arriva mentre non si ferma la guerra nella Striscia di Gaza, secondo Al Jazeera erano state almeno 53 le persone uccise negli attacchi israeliani di ieri e altre 17 la scorsa notte.

Prima di colpire l’esercito israeliano aveva dato un ordine di evacuazione dei civili. Dahieh è un quartiere anche molto e densamente popolato. Il ministero della Salute del Libano ha dichiarato che un altro attacco con drone degli israeliani ha colpito la città di Halta, sul confine, uccidendo una persona. Un uomo che lavorava in un allevamento di polli. L’esercito israeliano ha dichiarato che la vittima è stata uccisa da un militante di Hezbollah.

A fine novembre era stato approvato e annunciato il cessate il fuoco dopo oltre un anno di ostilità e due mesi di guerra aperta. L’accordo prevedeva il ritiro dell’esercito israeliano dalle regioni meridionali del Libano, il ritiro di Hezbollah a nord del fiume Litani. Un duplice movimento per creare una sorta di zona cuscinetto tra i due Paesi. Il premier israeliano Netanyahu aveva comunque precisato che Israele si sarebbe riservato di ricominciare gli attacchi qualora l’avesse ritenuto opportuno.

Gli attacchi delle ultime ore hanno spinto il presidente libanese Joseph Aoun a chiedere a Francia e Stati Uniti di intervenire nel loro ruolo di garanti per fermare gli attacchi, “ad assumersi le proprie responsabilità e a costringere Israele a cessare immediatamente i suoi attacchi”. Il premier Benjamin Netanyahu intanto ha ribadito che non ha intenzione di permettere a Hezbollah di utilizzare Dahieh come “rifugio sicuro” e che Israele “non permetterà a Hezbollah di rafforzarsi e di rappresentare una minaccia contro di esso, in nessuna parte del Libano”.

Secondo il ministero della Salute della Striscia di Gaza, controllato da Hamas, altre 697 sono le persone uccise negli attacchi di Israele che aggiornano il bollettino globale della guerra esplosa con l’invasione del 7 ottobre 2023. 52.423 le vittime, 117.639 i feriti secondo il ministero del gruppo terrorista. Oggi la Corte Internazionale di Giustizia (CIG) ha aperto una settimana di udienze dopo il blocco di 50 giorni imposto da Israele agli aiuti in entrata nella Striscia.

28 Aprile 2025

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