La proclamazione

Lutto nazionale: cosa comporta e come funziona, cinque i giorni per la morte di Papa Francesco

Si tratta soprattutto di un’iniziativa simbolica. A differenza di quanto si possa pensare, il lutto nazionale non è riconosciuto come giorno non lavorativo

News - di Redazione Web

22 Aprile 2025 alle 15:37

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Reporters and media staffers gather in St. Peter’s Square at the Vatican after Cardinal Camerlengo Kevin Joseph Farrell announced the death of Pope Francis, Monday, April 21, 2025. (AP Photo/Andrew Medichini)
Reporters and media staffers gather in St. Peter’s Square at the Vatican after Cardinal Camerlengo Kevin Joseph Farrell announced the death of Pope Francis, Monday, April 21, 2025. (AP Photo/Andrew Medichini)

Cinque giorni di lutto nazionale per la morte di Papa Francesco, lo ha deciso il governo su invito della Presidente del Consiglio Giorgia Meloni. Bandiere a mezz’asta e impegni pubblici ridotti per le autorità fino a sabato, quando sul sagrato della Basilica di San Pietro in Vaticano si celebreranno i funerali del Pontefice. Questa mattina si sono riuniti sia i cardinali che il Consiglio dei ministri, due vertici che hanno preso le decisioni sul lutto nazionale e sulle esequie.

I cinque giorni di lutto partono oggi e dureranno fino a sabato 26, giorno dei funerali del Pontefice, come si accennava. Due i punti all’ordine del giorno del Consiglio dei ministri che si è riunito martedì 22 aprile alle 12:00 a Palazzo Chigi: “Disposizioni urgenti ai fini dell’organizzazione e della gestione delle esequie del Santo Padre Francesco e della cerimonia per l’inizio del ministero del nuovo Pontefice” e “Proclamazione del lutto nazionale a seguito della scomparsa del Santo Padre Francesco”.

Il lutto nazionale è un’occasione di raccoglimento e di cordoglio che unisce la Nazione, viene di solito proclamato dal governo nel caso di eventi gravi o tragici come la morte di un personaggio pubblico importante, catastrofi naturali o incidenti gravi. Si tratta soprattutto di un’iniziativa simbolica. A differenza di quanto possa pensare qualcuno, il lutto nazionale non comporta automaticamente la chiusura di scuole, uffici e autorità: non è riconosciuto come giorno non lavorativo. In ciascuno di questi luoghi potrebbe essere osservato intanto un minuto di silenzio in segno di raccoglimento.

Ridotti gli impegni pubblici delle autorità, che si astengono da impegni sociali con l’eccezione di manifestazioni di beneficenza. Per quanto riguarda la festa della Liberazione dal nazifascismo del prossimo venerdì 25 aprile, “tutte le cerimonie sono consentite naturalmente, tenuto conto del contesto e quindi con la sobrietà che la circostanza impone a ciascuno”, ha dichiarato il ministro per la Protezione civile e le politiche del mare Nello Musumeci. Confermata, ma più sobria, la cerimonia all’Altare della Patria con il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella e la premier Meloni. Lo stesso ministro Musumeci ha spiegato che è stata la premier a proporre cinque giorni di lutto.

Erano stati tre dopo la morte di Giovanni Paolo II. Lutto nazionale fu proclamato anche alla morte dell’ex Presidente del Consiglio e leader di Forza Italia Silvio Berlusconi. Altre occasioni sono quelle di riguardano incidenti o catastrofi naturali come terremoti o perturbazioni dalle conseguenze gravi sulla popolazione e sul loro patrimonio. Le bandiere degli edifici pubblici saranno issate a mezz’asta all’esterno mentre all’interno verranno abbrunate con due strisce di velo nero. Contestualmente sono state rinviate le partite di calcio in programma sabato 26 aprile.

22 Aprile 2025

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