Addio al Pontefice di poveri ed emarginati

Papa Francesco è morto

L'annuncio: "Alle ore 7:35 di questa mattina il Vescovo di Roma, Francesco, è tornato alla casa del Padre. La sua vita tutta intera è stata dedicata al servizio del Signore e della Sua chiesa". Ieri l'ultima apparizione in pubblico per la messa di Pasqua in Piazza San Pietro

News - di Antonio Lamorte

21 Aprile 2025 alle 10:09

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FILE – Pope Francis leaves at the end of his weekly general audience in St. Peter’s Square, at the Vatican, Wednesday May 15, 2019. (AP Photo/Andrew Medichini, File)
FILE – Pope Francis leaves at the end of his weekly general audience in St. Peter’s Square, at the Vatican, Wednesday May 15, 2019. (AP Photo/Andrew Medichini, File)

Addio al Papa dei poveri e degli ultimi, arrivato “quasi dalla fine del mondo”, primo Sudamericano e primo Gesuita sul soglio pontificio. Papa Francesco aveva 88 anni, provato da malori e patologie che lo avevano colpito negli ultimi anni e ancora più duramente negli ultimi tempi. L’ultimo, molto grave, a febbraio scorso lo aveva portato a un ricovero di quasi 40 giorni al Policlinico Gemelli a Roma. Era stato curato, dimesso, era tornato in pubblico. L’ultima volta ieri, in Piazza San Pietro, dove aveva salutato e benedetto i fedeli. Le parole del suo ultimo Urbi et Orbi, dedicate alla pace nel mondo.

A dare l’annuncio della morte, questa mattina intorno alle 10:00, il cardinale Kevin Joseph Farrell. “Carissimi fratelli e sorelle, con profondo dolore devo annunciare la morte di nostro Santo Padre Francesco. Alle ore 7:35 di questa mattina il Vescovo di Roma, Francesco, è tornato alla casa del Padre. La sua vita tutta intera è stata dedicata al servizio del Signore e della Sua chiesa. Ci ha insegnato a vivere i valori del Vangelo con fedeltà, coraggio ed amore universale, in modo particolare a favore dei più poveri e emarginati. Con immensa gratitudine per il suo esempio di vero discepolo del Signore Gesù, raccomandiamo l’anima di Papa Francesco all’infinito amore misericordioso di Dio Uno e Trino”. La notizia ha fatto subito il giro del mondo, raccolto cordoglio e solidarietà di personalità, capi di Stato e di governo.

Jorge Mario Bergoglio era nato a Buenos Aires, in Argentina, il 17 dicembre del 1936. Primo di cinque figli di una famiglia di origini piemontesi. Il padre Mario era ragioniere, impiegato nelle ferrovie. La madre Regia Sivori, casalinga. Era cresciuto nel barrio Flores, quartiere di italiani, lo stesso del leggendario calciatore del Real Madrid Alfredo Di Stefano. Dopo il diploma da perito chimico la vocazione e il seminario. Entrò nella Compagnia di Gesù nel 1958, a 21 anni, fece il noviziato a Cordoba. Studiò chimica, filosofia e teologia. Divenne sacerdote nel 1969 e vescovo nel 1992. Era l’Arcivescovo che in pullman raggiungeva le villas miserias, periferie abbandonate e degradate, per portare il suo sostegno ai poveri. “La Chiesa è chiamata a uscire da sé stessa e ad andare verso le periferie, non solo geografiche ma anche esistenziali”.

Bergoglio era già stato il nome dei progressisti al Conclave che nel 2005 elesse Joseph Ratzinger, Benedetto XVI, che divenne Papa emerito dopo le dimissioni. Bergoglio venne eletto il 13 marzo 2013, arcivescovo di Buenos Aires, scelse il nome di Francesco, si presentò alla Piazza San Pietro gremita di fedeli con le vesti bianche, 266esimo vescovo di Roma e Papa della Chiesa Cattolica. “Fratelli e sorelle, buonasera. Voi sapete che il dovere del Conclave è quello di dare un vescovo a Roma. Sembra che i miei fratelli cardinali siano andati a prenderlo alla fine del mondo. Ma siamo qui”.

È rimasto a vivere a Santa Marta, il primo viaggio da Pontefice a Lampedusa, il dialogo con la Cina, i rapporti con l’Islam e il “Documento sulla fratellanza umana” firmato nel 2019 a Dubai con il Grande imam di Al Azhar Ahmad Al-Tayyeb, massima autorità sunnita, il viaggio in Iraq nel 2021, l’incontro con il leader sciita Ali Al-Sistani, l’incontro con il patriarca di Mosca Kirill nel 2016. Ha celebrato a Manila, nelle Filippine, nel 2015, “il più grande avvenimento nella storia dei Papi”, con sei milioni di persone. 47 i viaggi apostolici, 66 Paesi visitati. Sette volte in America Latina, mai in Argentina. A settembre 2024 l’ultimo viaggio internazionale, il più lungo del suo pontificato, tra Indonesia, Papua Nuova Guinea, Timor Est e Singapore. L’ultima missione in Corsica.

Dodici gli anni di papato durane i quali Francesco aveva dovuto affrontare sconvolgimenti e cambiamenti globali, guerre, la pandemia da covid-19, i fermenti culturali e politici scaturiti dal cambiamento climatico. Si è spesso distinto per le sue posizioni progressiste, molto distanti dalle frange più conservatrici della Chiesa cattolica. La lotta, come Benedetto XVI, alla pedofilia nella Chiesa, il posizionamento netto nel caso del cardinale Angelo Becciu sugli investimenti finanziari della Segreteria di Stato.

21 Aprile 2025

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