Il Pontefice al Vaticano
Papa Francesco in Piazza San Pietro, a sorpresa dopo il ricovero: “Buona domenica e grazie a tutti!”
È passato con la sedia a rotelle tra i fedeli, si è unito al pellegrinaggio giubilare degli ammalati. "Preghiamo per Gaza e per la martoriata Ucraina. Una società che non accetta i sofferenti, è una società crudele e disumana"
News - di Redazione Web

A sorpresa, Papa Francesco è ricomparso oggi ini piazza San Pietro, in città del Vaticano. Il Pontefice ha attraversato la folla in sedia a rotelle. “Buona domenica a tutti, grazie tante!”, ha detto ai fedeli al microfono. Ha sollevato in aria il braccio e ha fatto il segno della croce per accompagnare la benedizione finale. Ha detto: “Una società che non riesce ad accettare i sofferenti è una società crudele e disumana”.
Erano le 11:38 quando il Santo Padre è arrivato a sorpresa in Piazza San Pietro passando tra ventimila fedeli. La Santa Sede ha fatto sapere che il Pontefice “si è unito al pellegrinaggio giubilare degli ammalati e del mondo della sanità” e che “ha ricevuto il sacramento della riconciliazione nella Basilica di San Pietro, si è raccolto in preghiera e ha attraversato la Porta Santa”. Le condizioni di Papa Francesco sono precarie. È stato ricoverato 38 giorni al Policlinico Gemelli di Roma per una polmonite bilaterale. Si è mostrato sulla sedia a rotelle, con le cannule al naso per sostenere la respirazione. Era sorridente.
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A Santa Marta sta vivendo isolato per via delle basse difese umanitarie. È stato dimesso lo scorso 23 marzo, sta affrontando un periodo di fisioterapia. Le sue condizioni stanno migliorando. “Con voi, carissimi fratelli e sorelle, in questo momento della mia vita condivido molto: l’esperienza dell’infermità, di sentirci deboli, di dipendere dagli altri in tante cose, di aver bisogno di sostegno …”, le sue parole lette nell’omelia dall’arcivescovo Rino Fisichella.
A mezzogiorno diffuso anche il testo dell’Angelus. Francesco nell’omelia era partito dalle letture del giorno. Le parole di Isaia al popolo di Israele in esilio in Babilonia e l’adultera salvata da Gesù nel Vangelo di Giovanni, ha citato il suo predecessore Benedetto XVI “che ci ha dato una bellissima testimonianza di serenità nel tempo della sua malattia“, ha ringraziato le detenute del carcere femminile di Rebibbia, ha pregato per medici e operatori sanitari.
“Continuiamo a pregare per la pace: nella martoriata Ucraina, colpita da attacchi che provocano molte vittime civili, tra cui tanti bambini. E lo stesso accade a Gaza, dove le persone sono ridotte a vivere in condizioni inimmaginabili, senza tetto, senza cibo, senza acqua pulita. Tacciano le armi e si riprenda il dialogo; siano liberati tutti gli ostaggi e si soccorra la popolazione. Preghiamo per la pace in tutto il Medio Oriente; in Sudan e Sud Sudan; nella Repubblica Democratica del Congo; in Myanmar, duramente provato anche dal terremoto; e ad Haiti, dove infuria la violenza, che alcuni giorni fa ha ucciso due religiose”.