Musica
Mogol: “Lucio Battisti di destra? Anche le Brigate Rosse avevano i nostri dischi, voto Gasparri”
Aneddoti e ricordi del paroliere più famoso della canzone italiana. "Cominciai col tradurre brani dall’inglese. Trasformai 'Space Oddity' di Bowie in 'Ragazzo solo, ragazza sola'. Un successo, David l’ha anche cantata, in italiano"
Spettacoli - di Redazione Web

Lunga intervista di Mogol a Il Corriere della Sera. “Alla fine, tutti ascoltavano i nostri dischi, li trovarono pure nel covo delle Brigate Rosse in via Gradoli”, ha detto il paroliere e autore, all’anagrafe Giulio Rapetti, 88 anni. “Ho avuto una vita incredibile, ho corso molti pericoli. E ho rischiato la vita più di una volta”.
Mogol ha ricordato i genitori, la guerra, i rifugi in Brianza e come ha cominciato a scrivere canzoni. “Lavoravo alla Ricordi, dove mio padre, da impiegato, era divenuto responsabile del settore musica leggera, trasformandolo in un business. Cominciai col tradurre dei brani dall’inglese. Trasformai Space Oddity di David Bowie in Ragazzo solo, ragazza sola. Un successo. A David piacque così tanto che l’ha anche cantata, in italiano”. Divenne Mogol “come il Gran Mogol delle Giovani Marmotte”.
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Passato alla storia il suo sodalizio con Lucio Battisti. “Era riccioluto, timido, doveva crescere. Mi fece ascoltare qualcosa e io, senza mezzi termini, dissi: non è un granché. E lui: lo so”. E sulla leggenda della sua simpatia per il fascismo. “Non l’ho mai sentito parlare di politica, Lucio era al di fuori. L’equivoco nacque per l’espressione ‘planando sopra boschi di braccia tese’ contenuta ne La collina dei ciliegi, immagine poi finita sulla copertina di un disco. Ma le braccia erano tese per il Signore, non per il duce”.
Come Battisti, anche Mina si è ritirata a vita privata. “Credo per la stessa ragione con cui io all’epoca convinsi Lucio Battisti a farlo: l’eccessiva presenza ti annulla, l’assenza ti rende grande”, ha commentato Mogol. E invece Luigi Tenco “era stato trafitto dal rifiuto sanremese e penso che questa sia la ragione principale. Però ricordo che in quella storia ci sono state tre vittime: lui, Dalida, con la quale aveva una storia, e il marito di Dalida. Tutti e tre morti suicidi”.
Ancora politica, nel passaggio più personale. “All’inizio ho votato una volta Pci, poi socialdemocratico. Mi sentivo un liberale di sinistra, un riformista. Poi ho conosciuto una persona splendida, mio caro amico ancora oggi”. Quell’amico è Maurizio Gasparri, Forza Italia, mentre la Presidente del Consiglio Giorgia Meloni “mi sembra una che lavora dalla mattina alla sera”.