Calabria

Attentati, proselitismo jihadista, immigrazione clandestina: fermato per terrorismo: “Progettava attacco in Italia”

L'uomo, cittadino tunisino residente a Catanzaro, si professava Salafita Takfira ed era ricercato in Tunisia. Le indagini della Polizia

Cronaca - di Redazione Web

18 Aprile 2025 alle 17:21

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FOTO DA X (Polizia di Stato)
FOTO DA X (Polizia di Stato)

Fermato in Calabria un uomo sospettato di essere affiliato all’Isis, il sedicente Stato Islamico, considerato un organizzatore che progettava un attentato in Italia. A fermare l’uomo, cittadino tunisino residente a Catanzaro, la sezione antiterrorismo della Digos di Catanzaro assieme alla Digos di Cosenza alla Direzione Centrale Polizia di prevenzione – Servizio contrasto dell’estremismo e del terrorismo esterno.

L’uomo si professava Salafita Takfira, era ricercato in Tunisia. È indiziato di associazione di natura transnazionale, con finalità di terrorismo. Secondo le indagini, che si sono avvalse di attività tecniche, intercettazioni telefoniche e ambientali, la struttura criminale sarebbe stata idonea a mettere in opera atti terroristici, che, secondo quanto emerso, avrebbe svolto attività di proselitismo ed indottrinamento.

L’organizzazione avrebbe avuto come obiettivo quello di sovvertire gli ordini di Stati, soprattutto quelli a maggioranza della popolazione musulmana, instaurando autorità teocratiche che prendessero spunto anche nelle leggi dalla dottrina religiosa. Avrebbe professato una visione positiva del martirio per la causa islamica e favorito l’immigrazione clandestina, soprattutto dalla Tunisia all’Italia con in trasferimento in Italia e anche tramite documenti falsi che avrebbero consentito la permanenza in Italia.

La polizia ha sequestrato materiale, tra cui video, su attentati e scene di guerra che la struttura rivendicava attraverso documenti illustrativi con le mappe relative per raggiungere i luoghi dei conflitti e trasmettere in rete messaggi criptati.

 

18 Aprile 2025

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