Dalla pagina al cinema

William S. Burroughs, lo scrittore di “Queer”: eroe della beat generation, assassino, cult tra droghe e vita spericolata

Arriva nelle sale l'ultimo film di Luca Guadagnino tratto dal romanzo dello scrittore americano autore di "Pasto Nudo". L'invenzione del cut-up, la moglie uccisa, le collaborazioni con Nirvana e U2

Cultura - di Redazione Web

17 Aprile 2025 alle 17:17

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FOTO DA YOUTUBE (U2)
FOTO DA YOUTUBE (U2)

Scrittore di culto, secondo alcuni colleghi tra i più influenti della sua generazione e per tutta la narrativa americana del XX secolo. William S. Burroughs è stato tra i rappresentanti più influenti della cultura e della letteratura hipster. Ha vissuto un’esistenza avventurosa, spericolata tra Stati Uniti, Messico, in Europa, nel nord Africa e in Perù. Arriva oggi al cinema Queer, ultimo film diretto dal regista italiano Luca Guadagnino, ispirato dal romanzo omonimo dello scrittore statunitense, la storia di un amore tormentato e ossessivo tra i peggiori bar di Città del Messico.

Considerato il padre della Beat Generation, amico di personaggi come Jack Kerouac – che lo fece entrare nel suo capolavoro Sulla strada con il nome di Old Bull Lee – e Allen Ginsberg – con il quale ebbe anche una lunga relazione – , si era laureato alla Harvard University, dove aveva studiato prima letteratura inglese e quindi antropologia. Era considerato la pecora nera di una famiglia molto nota per la produzione di calcolatrici meccaniche. Scrisse in tutto 18 romanzi, sei raccolte di racconti e quattro raccolte di versi. Fu anche reporter. Quasi tutte le sue opere sono state tradotte in italiano.

A dir poco controverso il suo rapporto con le droghe, che influenzarono molto la sua attività letteraria oltre che la sua vita. Si sposò due volte: con Ilse Kappler in Croazia e con Joan Vollmer, con la quale ebbe un figlio, William Seward Burroughs III. Non fu mai chiarito del tutto l’episodio che portò alla morte di quest’ultima: Burroughs le sparò nel tentativo di simulare Guglielmo Tell, di colpire un bicchiere di cognac sulla testa della donna. La pallottola la colpì in fronte, morì dopo alcune ore in coma. Quell’episodio, che lo tormentò per tutta la vita, lo spinse a partire: per l’America latina e per l’Africa. Affidò il figlio ai genitori e decise di diventare scrittore. Fu condannato in contumacia a due anni, mai scontati, neanche un giorno in carcere. Aveva già pubblicato La scimmia sulla schiena quando Kerouac e Ginsberg lo trovarono sommerso da appunti a Tangeri: quei fogli divennero Pasto nudo, il romanzo che lo fece diventare una celebrità della letteratura.

Si inventò la tecnica del cut-up, una modalità di scrittura tramite la quale si tagliavano frasi mischiandone in seguito i frammenti. Si unì tramite iniziazione all’organizzazione IOT, Illuminati di Thanateros, in ottemperanza alla sua curiosità e passione per la magia. Con Kurt Cobain dei Nirvana registrò il disco The “Priest” they called him, in cui il frontman suona la chitarra mentre Burroughs legge uno dei suoi racconti brevi, The Junky’s Christmas. È comparso anche nel videoclip ufficiale della canzone degli U2, Last night on Earth. Burroughs è morto nel 1997 nella sua casa di Lawrence, in Kansas, dopo un infarto.

Queer è stato scritto a Città del Messico in una stanza condivisa con Kerouac. È ambientato tra Città del Messico e Panama, in un mondo di mezzo fatto di notte, bettole sordidi, personaggi spericolati e situazioni ambigue, che successivamente Burroughs avrebbe battezzato “Interzona” – sarebbe diventato il titolo di un’altra opera. Il protagonista è William Lee, sorta di alter ego dello scrittore, bruciato dalla passione per Gene Allerton, un giovane turista ambiguo e sfuggente. Un amore tormentato e non corrisposto o corrisposto a metà. I due si imbarcano in un viaggio alla ricerca dello yage, l’ayahuasca, una droga allucinogena dalla leggendaria capacità di aprire la mente fino alla telepatia. Singolare la storia delle sue versioni – oggi è pubblicato da Adelphi – in italiano: passate dalla traduzione del titolo Checca a Diverso fino a Queer.

Fu pubblicato soltanto negli anni ’80, dopo la firma di un ricco contratto che comprendeva anche il recupero di quel manoscritto giudicato troppo a lungo acerbo. Il film arriva oggi, giovedì 17 aprile, nelle sale italiane. È stato presentato in concorso alla Mostra del Cinema di Venezia nel 2024. Protagonisti Daniel Craig, nel ruolo di William Lee, e Drew Starkey, nei panni di Eugene Allerton. Altri interpreti sono Jason Schwartzman, Lesley Manville, Hanry Zaga, Drew Droege, Ariel Schulman, Colin Bates, Ronia Ava. Il mondo di Queer è stato interamente ricreato e girato a Cinecittà, a Roma. “È un film – ha detto Guadagnino in un’intervista a Che tempo che fa – con il quale io vorrei dire al pubblico: andate e immergetevi nel mondo di Queer, troverete molte parti di voi stessi”.

17 Aprile 2025

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