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È uscito, a sorpresa, il nuovo album de I Cani: “Post-Mortem”, il ritorno di Niccolò Contessa

A nove anni da "Aurora" il ritorno del progetto che ha segnato una generazione partendo da pochi brani pubblicati online. "Non se lo aspettava nessuno. Lo stavamo aspettando tutti". 13 brani a premiare l'hype

Cultura - di Antonio Lamorte

10 Aprile 2025 alle 16:15

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FOTO DA 42 RECORD + YOUTUBE
FOTO DA 42 RECORD + YOUTUBE

A sorpresa, nove anni dopo, è uscito il nuovo album de I Cani. Si intitola Post-Mortem, il quarto in studio del progetto di Niccolò Contessa percepito dai suoi primissimi esordi online come un instant-classic generazionale, sicuramente di grande influenza su una generazione di artisti partiti dagli ambienti indie-alt del pop italiano. “Non se lo aspettava nessuno. Lo stavamo aspettando tutti”. 13 tracce, produzione di Contessa e Andrea Suriani. L’album è prodotto da 42 Record e distribuito da Sony Music Entertainment Italy.

Era il 2016 quando Contessa ha pubblicato il suo ultimo album, Aurora. Il progetto si era fatto notare quando nel 2010 erano stati diffusi online i brani I pariolini di 18 anni e Wes Anderson. Ancora prima di un disco, quei contenuti divennero virali. Con 42 Record di Emiliano Colasanti, il disco di debutto è pubblicato Il sorprendente album d’esordio de i Cani nel giugno 2011. È un debutto fulminante, non esente da critiche, complessivamente concepito definito considerato come un fenomeno generazionale. punk elktro pop, come canta lui stesso, ritratti di giovani pieni di ambizioni ma schiacciati dal peso delle aspettative, ossessionati dallo stile e figli della società della pubblicità.

“In fila al supermercato vedo essenzialmente casalinghe e muratori – rispondeva al L’Unità in un’intervista nel 2011 – perlomeno negli orari in cui ci vado io. Nelle facce di quelli che vedo ai concerti leggo le cose più disparate. Se proprio devo dare una risposta generazionale, forse l’elemento di novità è che sulle facce dei nostri coetanei sono più trasparenti rispetto a una volta le ambizioni e al tempo stesso il terrore di non esserne all’altezza. Il disco parla soprattutto di questo”.

Glamour, il secondo album, viene pubblicato nel 2013, un passo più in direzione del cantautorato italiano. Aurora è il disco più profondo e stratificato. L’atteggiamento di Contessa, che dapprima ha protetto con l’anonimato la sua identità, dietro lo pseudonimo, ha alimentato l’hype nei suoi confronti. Complici i pochi annunci e i molti anni di distanza dall’ultimo disco. Non rilascia facilmente interviste. Prima del ritorno aveva sparso singoli come Nascosta in piena vista e Un altro dio, era comparso nel programma di Valerio Lundini su Rai2.

Contessa ha prodotto anche Mainstream, il secondo album di Calcutta, quello che fece esplodere il cantautore di Latina, l’album di Coez È sempre bello. Ha prodotto anche altri artisti come Tutti Fenomeni e Laila Al Habash. Ha realizzato uno split EP con i Gazebo Penguins, I Cani non sono i Pinguini non sono i Cani, e uno split album con i Baustelle. Con Max Pezzali ha pubblicato il singolo Due Anime, brano scritto a quattro mani.

Post-Mortem è uscito a sorpresa: modalità cui Contessa ha abituato da tempo. Si apre con io, un’anafora insistita su “chi”, “chi”, “chi”: chi ha fatto una cosa piuttosto che un’altra alla voce narrante. Quasi mai niente di piacevole. È un tema ricorrente: l’egocentrismo. E tornano anche altri come il senso del ridicolo, gente che fa cose e vede gente, problemi immaginari, scene kafkiane, il senso di colpa, il desiderio di essere come tutti, l’istinto di accontentare tutti. “Mi domando mi domando mi domando cosa c’è davvero sotto il vestito: un buco”. Il campionario musicale parte da una base cantautorale per attraversare come sempre elektro pop, new wave, dancehall. È un album esistenzialista che però si prende anche in giro, a tratti oscuro, a tratti autoironico.

 

 

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10 Aprile 2025

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