Guerra e preghiera
Papa Francesco chiama a Gaza, il parroco della Striscia: “Commossi, continua a pregare per la pace, ci conforta”
Il parroco Gabriel Romanelli: "Nonostante la sua salute continua a pensare a noi". La Protezione Civile ha fatto sapere ieri che altri sei neonati sono morti a causa del freddo mentre Trump pubblica video della Striscia come una Riviera
News - di Antonio Lamorte

Commozione a Gaza per Papa Francesco: per la telefonata del Pontefice al parroco della Striscia in questi giorni nonostante il ricovero in gravi condizioni all’ospedale Policlinico Gemelli. “Come parrocchia della Sacra Famiglia di Gaza siamo sempre lieti e commossi nell’ascoltare la sua voce. Ci dà tanto conforto”, ha detto in un video inviato all’ANSA il parroco della Sacra Famiglia, padre Gabriel Romanelli. Le parole del parroco arrivano proprio mentre Donal Trump, il Presidente degli Stati Uniti, ha pubblicato sui social le contestatissime immagini, generate con l’Intelligenza Artificiale, su come immagina la “riviera del Medio Oriente” qualora gli USA dovessero entrare in possesso del territorio.
Il Pontefice è ricoverato dallo scorso 14 febbraio al Policlinico. Ha 88 anni, soffre di una polmonite bilaterale. Non è fuori pericolo. Secondo l’ultimo aggiornamento ha trascorso una notte tranquilla. Non desta particolari preoccupazioni l’insufficienza renale emersa domenica sera, non ha avuto altre crisi respiratorie. Oggi è in poltrona e prosegue le terapie. Il Pontefice potrebbe essere sottoposto a un’altra Tac ai polmoni. Nonostante le sue condizioni ha telefonato nei giorni scorsi al parroco di Gaza.
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Romanelli ha definito quella del Santo Padre come “una chiamata benedetta”, una “grande gioia, anche in mezzo a tante prove, il fatto di sapere che, nonostante il suo delicato stato di salute, il Santo Padre continui a pensare e a pregare per tutti e per la pace a Gaza e, allo stesso tempo, continui anche a ringraziarci, per le nostre costanti preghiere”. Secondo il ministero di Hamas sono circa 45mila le vittime nella Striscia dall’inizio dell’operazione militare di Israele. Uno studio di Lancet ha invece riportato che potrebbero essere oltre 70mila. La Protezione Civile ha fatto sapere ieri che altri sei neonati sono morti a causa del freddo. Le temperature sono scese fino a zero gradi nell’ultima settimana.
Al momento, dallo scorso 19 gennaio, nella Striscia è in vigore il cessate il fuoco. Dopo la liberazione di altri sei ostaggi da parte di Hamas, con il consueto spettacolo dell’orrore montato dai miliziani dell’organizzazione, Israele ha rinviato il rilascio di centinaia di prigionieri palestinesi. Nella Striscia stanno entrando aiuti umanitari, molti residenti hanno allestito rifugi di fortuna tra le macerie. “Seguiamo gli aggiornamenti sulla salute del Papa”, ha continuato il religioso nel suo video all’ANSA. “Preghiamo per la fine di questa guerra e per la Pace per tutta la Terra Santa e per tutto il Medio Oriente”.