Tra via Medina e piazza Municipio
Caos e traffico bloccato a Napoli per la protesta dei ‘Disoccupati 7 novembre’, la denuncia: “Insultato, minacciato e preso a calci dai manifestanti”
I fatti accaduti questa mattina: "Sacrosanto il diritto di manifestare. Ma è mai possibile che la giornata di una persona debba cominciare in questo modo? Che io, vittima di questa aggressione, abbia dovuto chiedere il permesso di passare, che abbia dovuto 'trattare il mio rilascio', per non rischiare che le cose potessero finire male? E che un solo agente di polizia sia intervenuto?"
Cronaca - di Andrea Aversa

Una nube di fumo, causata probabilmente da un fumogeno, che sovrastava via Vittorio Emanuele III e l’incrocio tra piazza Municipio e via Medina. Nel mezzo il caos, con il traffico bloccato in entrambe le direzioni. Siamo a Napoli, in pieno centro e nei pressi di Palazzo San Giacomo, sede del comune. Era in corso una manifestazione del collettivo ‘Disoccupati 7 novembre‘, con il corteo – molto partecipato e affollato – vigilato dalla polizia.
Cosa sta accadendo a Napoli in piazza Municipio: la protesta dei ‘Disoccupati 7 novembre’
Secondo quanto appreso da l’Unità, un cittadino che stava transitando in scooter sarebbe stato aggredito: “Era chiaro che i manifestanti avevano bloccato di proposito il transito da piazza Municipio a via Medina e viceversa, per creare disagi alla cittadinanza. Ma allo stesso tempo avevano aperto dei ‘varchi’ e dopo aver discusso con uno di loro, avevo ‘trattato’ il mio passaggio, spiegando che dovevo sbrigare una commissione per mia figlia. All’improvviso si è fiondato vicino a me una persona che ha iniziato a aggredirmi verbalmente e a minacciarmi, bloccandomi di nuovo. Un solo agente si è avvicinato, cercando di portare la calma e favorendo il mio transito. Neanche il tempo di rimettere in moto lo scooter e accennare la ripartenza, che un altro dei manifestanti si è fiondato sul motorino e, simulando un incidente – ovvero facendo finta che io l’avessi investito – si è accasciato a terra. A quel punto ho avuto paura: una decina di persone mi hanno accerchiato, un uomo mi ha dato un calcio facendo cadere lo scooter.
La denuncia di un cittadino: “Insultato, minacciato e aggredito dai manifestanti”
Mi hanno praticamente ‘preso in ostaggio’, continuando a insultarmi e a minacciarmi. Con qualcuno di loro, più tranquillo e disponibile al dialogo, ho cercato di parlare, comprendendo le loro motivazioni alla base della manifestazione, affermando le mie ragioni e facendo capire che ero stato io la vittima dell’aggressione e non la persona che aveva inscenato quella recita. Poi qualcuno ha invitato la folla che mi aveva accerchiato a mantenere la calma, a evitare di speculare sul finto incidente, finché poi non è arrivato lo stesso poliziotto di prima, che ha chiesto ai manifestanti di muoversi, di riprendere la protesta in modo pacifico e chiedendo loro di lasciarmi andare: sarebbero state le forze dell’ordine ad accertare i fatti e a chiamare eventualmente i soccorsi. Ma improvvisamente, come un miracolo, l’uomo a terra si è magicamente rialzato e le persone vicine a me mi hanno praticamente dato il permesso di allontanarmi, non senza l’ultimo pacifico avvertimento: ‘vattene, qua oggi non è giornata, rischi di essere picchiato’“.
Il precedente: l’occupazione di una sala del Comune di Napoli e un vigile urbano finito in ospedale
Un gruppo di persone, facente parte dello stesso collettivo, lo scorso 19 marzo si è reso protagonista di un altro momento di tensione e violenza. Infatti, alcuni manifestanti – membri dei ‘Disoccupati 7 novembre – avevano occupato per breve tempo una stanza dell’Assessorato ai Giovani. Nel parapiglia un vigile urbano è caduto battendo la testa e riportando alcune lievi ferite. L’agente è stato soccorso e trasportato per accertamenti all’Ospedale del Mare. Poi sono intervenuti i carabinieri che hanno sgomberato la stanza e riportato la calma.