Le indagini

Sito e manuale del pedofilo: 4 arresti e 15 indagati, l’operazione “Stream” contro lo sfruttamento sessuale minorile

Le indagini sulla rete, identificati soggetti che pagavano in criptovaluta per accedere alla piattaforma dark web per la riproduzione di contenuti multimediali raggruppati per categorie

Cronaca - di Redazione Web

3 Aprile 2025 alle 09:19

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FOTO DA PIXABAY (Franz26)
FOTO DA PIXABAY (Franz26)

Quattro le persone arrestate e 15 quelle indagate nell’operazione “Stream“, condotta a livello nazionale e coordinata dalla Procura distrettuale di Napoli, contro lo sfruttamento sessuale dei minori online. Sequestrati wallet di criptovalute e dispositivi informatici contenenti decine di migliaia di files illegali. Lo sfruttamento sessuale minorile è una delle principali minacce alla sicurezza interna dell’UE, come evidenziato nel recente rapporto SOCTA (Serious Organised Crime Threat Assessment). Il procedimento penale è ancora nella fase delle indagini preliminari e gli indagati sono da ritenersi innocenti fino a sentenza definitiva.

L’operazione è stata condotta dagli investigatori della Polizia di Stato del Centro Nazionale per il Contrasto alla Pedopornografia Online svolta in collaborazione con il Centro Operativo per la Sicurezza Cibernetica di Napoli, sotto stretto coordinamento investigativo della IV Sezione della Procura della Repubblica di Napoli (reati contro le fasce deboli della popolazione), ha visto il coinvolgimento nella fase esecutiva dei Centri Operativi Sicurezza Cibernetica di numerose regioni d’Italia, in particolare della Lombardia, Lazio, Piemonte, Toscana, Emilia Romagna, Puglia, Veneto e Sardegna nell’esecuzione dei provvedimenti di perquisizione personale locale ed informatica estesi su tutto il territorio nazionale.

Gli arrestati sono un 22enne operaio di Caserta, un 27enne disoccupato di Foggia, un 49enne informatico di Biella, un 36enne massaggiatore di Pesaro Urbino. Le operazioni, grazie al coordinamento di Europol, hanno garantito una cooperazione transfrontaliera che ha rafforzato la lotta contro la criminalità organizzata, il cybercrime e il terrorismo e ha visto la partecipazione di oltre 35 Paesi tra cui Germania, Italia, Stati Uniti, Regno Unito, Francia, Spagna e Canada.

Le indagini hanno portato alla scoperta, nel darkweb, di “Wikipedo“, una sorta di enciclopedia dedicata al mondo della pedopornografia con tanto di “manuale di istruzioni per il pedofilo”. Le analisi hanno portato all’identificazione di soggetti che hanno pagato in criptovaluta per accedere alla piattaforma dark web denominata “KidFlix“, dal nome ispirato da Netflix, per la riproduzione on-demand di contenuti multimediali a carattere pedopornografico raggruppati per categorie. KidFlix, che è stata chiusa, ha registrato 1,8 milioni di utenti in tutto il mondo tra aprile 2022 a marzo 2025.

Era stata creata da un cybercriminale nel 2021, permetteva di scaricare CSAM (Child Sexual Abuse Material) e di accedere ai contenuti in streaming. I pagamenti erano effettuati in criptovalute e successivamente convertiti in token. È diventata in pochissimo tra le più utilizzate. 91mila video unici erano stati caricati per una durata complessiva di 6.288 ore. Le autorità tedesche e olandesi hanno sequestrato il server lo scorso 11 marzo.

3 Aprile 2025

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