La scure della Casa Bianca

Perché Trump mette i dazi: come funzionano, le motivazioni, le conseguenze sui mercati globali

Oltre 100 i Paesi colpiti, il principio dei cosiddetto dazi reciproci. "Tutto il mondo ci ha rubato per 50 anni, non accadrà più". La premier Meloni annulla tutti gli impegni

Economia - di Redazione Web

3 Aprile 2025 alle 12:06

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President Donald Trump speaks during an event to announce new tariffs in the Rose Garden at the White House, Wednesday, April 2, 2025, in Washington. (AP Photo/Mark Schiefelbein)
President Donald Trump speaks during an event to announce new tariffs in the Rose Garden at the White House, Wednesday, April 2, 2025, in Washington. (AP Photo/Mark Schiefelbein)

Il Presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha annunciato ieri sera, mercoledì 2 aprile 2025, un enorme aumento dei dazi sulle merci straniere. Oltre 100 i Paesi colpiti, oggetto le merci importate da uno solo di questi o da più di questi, senza alcuna eccezione. Non è chiaro quando entreranno in vigore ma già sono state annunciate risposte da alcuni Paesi colpiti. Per Trump tutto il mondo “ci ha rubato per 50 anni ma non accadrà più. Questa sarà l’età dell’oro dell’America”.

L’Unione Europea subirà dazi del 20%, l’Italia è naturalmente compresa. 10% al Regno Unito, 24% al Giappone, 34% alla Cina che già era stata obiettivo di un 20% per un totale del 54%. Esclusi Canada e Messico, a questo giro, già colpiti da dazi al 25% su alcuni prodotti. “Make America Wealthy Again – ha annunciato Trump – il giorno della liberazione, il giorno in cui reclamiamo il nostro futuro, uno dei più importanti della storia”.

L’amministrazione Trump aveva annunciato una politica di questo tipo, che non ha risparmiato Paesi tradizionalmente amici, alleati. È una pratica a partire dalla quale Washington vuole proteggere l’industria nazionale dalla concorrenza straniera e con la quale Trump può ottenere in cambio delle concessioni dai Paesi colpiti. Una guerra commerciale, che coinvolge il mercato degli USA, non è conveniente per nessun Paese o produttore. L’ordine esecutivo firmato da Trump prevede una clausola che gli permette di rispondere a qualsiasi tipo di ritorsione.

I dazi di Trump: le conseguenze, i rischi,

La politica è partita da un 10% di dazi base per ogni Paese, a questi sono stati aggiunti i cosiddetti “dazi reciproci”, calcolati in base a quanto gli Stati Uniti ritengano che ogni Paese “tratti male” gli USA. “Faremo pagare quello che gli altri ci tassano. Reciprocità significa che faremo agli altri quello che fanno a noi, è molto semplice”. Secondo l’amministrazione, i dazi che aumenteranno i costi dei prodotti stranieri, proteggeranno mercato e posti di lavoro interni agli Stati Uniti. Il rischio è che però i dazi, oltre ad aumentare le merci in arrivo dall’estero, possano aumentare anche i prezzi dei prodotti sul mercato.

Secondo la Commissione per il commercio internazionale degli Stati Uniti, i dazi imposti da Trump nel suo primo mandato alla Casa Bianca innescarono un aumento del prezzo medio del 2,4% dell’acciaio e dell’1,6% dell’alluminio. Per Trump le misure “porteranno l’età dell’oro” e rilanceranno “il sogno americano” e “genereranno miliardi di miliardi di dollari per ridurre le nostre tasse e il nostro debito”. I dazi base, secondo documenti della Casa Bianca, dovrebbero entrare in vigore dal 5 aprile, quelli “reciproci” dal 9, quelli del 25% sulle automobili importante già dalla mezzanotte di giovedì. “Se volete dazi zero, venite e produrre in America”.

Come previsto, negativa la reazione dei mercati ai nuovi dazi. La borsa di Milano segna a -1,90%, dopo un avvio a -2%. Discese di oltre 2 punti percentuali anche per gli indici di Parigi e Francoforte. Tra gli altri listini -1,50% per Madrid, -1,70% per Amsterdam, -1,30% per Londra. In perdita anche le borse in Asia, quella più danneggiata è quella del Vietnam, -6,17%, il Paese colpoto da uno dei dazi più duri, al 46%. Il dollaro scende molto rapidamente, l’euro si è apprezzato in poche ore di quasi l’1,40%: un euro vale 1,0980 dollari. In discesa anche gli indici delle materie prime legate all’attività economica come il rame, -3%, e il petrolio con il Brent scambiato a 72,40 dollari al barile, -3,40%. L’indice Vix, che misura la volatilità dei mercati, sale del 16%.

Meloni annulla tutti gli impegni: “Dazi sbagliati, non convengono a nessuno”

“L’introduzione da parte degli Usa di dazi verso l’Unione Europea – il commento della Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, sui social – è una misura che considero sbagliata e che non conviene a nessuna delle parti. Faremo tutto quello che possiamo per lavorare a un accordo con gli Stati Uniti, con l’obiettivo di scongiurare una guerra commerciale che inevitabilmente indebolirebbe l’Occidente a favore di altri attori globali. In ogni caso, come sempre, agiremo nell’interesse dell’Italia e della sua economia, anche confrontandoci con gli altri partner europei“. La premier italiana ha annullato tutti gli impegni previsti oggi in agenda.

3 Aprile 2025

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