Sempre più impopolare
Musk re Mida al contrario, sconfitto nel Wisconsin il suo candidato alla Corte Suprema nonostante una campagna milionaria

Elon Musk in questo momento è politicamente un “re Mida al contrario”? Negli Stati Uniti è questo il dibattito che coinvolge l’imprenditore sudafricano, Ceo di Tesla e SpaceX, uomo più ricco del pianeta ma soprattutto “presidente ombra” degli Stati Uniti in virtù del sostegno economico da oltre 200 milioni di dollari garantito a Donald Trump per la sua rielezione alla Casa Bianca.
Una tesi rilanciata da una elezione locale carica di significati nazionali negli Usa: martedì nel Wisconsin si è votato per eleggere un giudice della Corte Suprema statale (nel Paese ogni stato ha una sua Corte Suprema, che a volte può essere elettiva).
Uno dei principali candidati, il Repubblicano Brad Schimel, era stato sostenuto e finanziato da Musk con oltre 20 milioni di dollari: una discesa in campo personale dell’imprenditore che aveva spinto diversi finanziatori notoriamente progressisti, da George Soros a Mike Bloomberg, ad un intervento in sostegno della sua principale avversaria, la liberal Susan Crawford.
È così che la campagna elettorale per l’elezione del giudice della Corte Suprema del Wisconsin è diventata la più costosa di sempre, con un impegno economico valutato 100 milioni di dollari. Nonostante l’impegno, politico ed economico, di Musk, il suo candidato ha perso il confronto con Crawford: quest’ultima ha ottenuto il 54,4 per cento dei voti e inizierà dunque il suo mandato da 10 anni, permettendo così ai giudici di area Dem di mantenere il controllo della Corte con una maggioranza di 4 voti a tre.
Un colpo duro per Musk e per i Repubblicani in generale: il Wisconsin è infatti da tempo uno Stato in bilico, uno di quelli in cui il consenso tra GOP e Democratici si equivale e che dunque riveste un ruolo cruciale alle Presidenziali.
Proprio l’attivismo di Musk in queste elezioni tutto sommato minori nel Wisconsin ha rilanciato il tema sulla sua influenza, in questo caso negativa, sull’elettorato. Secondo diversi analisti statunitensi l’impegno di Elon Musk a favore del Partito Repubblicano in questo periodo storico risulta controproducente: l’imprenditore ha un tasso di popolarità estremamente basso nell’elettorato Democratico, ma anche fra gli elettori “indipendenti” che sono la parte chiave da convincere nelle urne.
Musk per spingere gli elettori al voto aveva anche ripristinato la sua controversa “lotteria elettorale”, in cui metteva in palio un milione di dollari agli elettori disposti a votare per i candidati e le candidate da lui sostenute. Durante uno di questi eventi, in cui ha donato un milione di dollari a due elettori a caso, Musk si era presentato con un vistoso cappello a forma di formaggio, cibo per cui il Wisconsin è famoso in tutto il Paese.
D’altra parte il clima nel piccolo Wisconsin si era fatto politicamente rovente, lo dimostrano le parole di commento di Susan Crawford dopo la vittoria elettorale. Per la neo giudice della Corte Suprema statale la conquista del seggio vacante e le elezioni avevano implicazioni più ampie rispetto allo Stato in cui si è tenuta: “Oggi gli abitanti del Wisconsin hanno scongiurato un attacco senza precedenti contro la nostra democrazia. Il Wisconsin si è alzato in piedi e ha detto a gran voce che la giustizia non ha un prezzo e che i nostri tribunali non sono in vendita”.