La tragedia
La scarica elettrica e l’incendio, operaio 50enne perde la vita sul lavoro a Verona
L'uomo, originario di Taranto e residente nel Mantovano, lavorava da tre anni presso la Anodall Extrusion, ditta specializzata nella lavorazione dell'alluminio. La vittima è stata prima folgorata per poi finire tra le fiamme. Sul posto i soccorsi, i vigili del fuoco e le forze dell'ordine
Cronaca - di Redazione Web

Un operaio è morto in un infortunio sul lavoro avvenuto questa mattina a Trevenzuolo (Verona ) alla ditta Anodall Extrusion, ditta specializzata nella lavorazione di alluminio. Secondo quanto si è appreso, nell’azienda è divampato un incendio e l’uomo sarebbe rimasto incastrato sotto un macchinario. Sul posto, oltre ai sanitari del Suem 118, sono intervenuti i Vigili del fuoco e i carabinieri. L’operaio sarebbe stato folgorato. Dai primi rilievi eseguiti dagli ispettori dello Spisal dell’Ulss 9 Scaligera, che procedono nell’indagine, l’uomo – per cause ancora da accertare – sarebbe stato colpito da una scarica elettrica che lo ha ucciso. L’operaio poi si è accasciato sotto i macchinari, ma quando sono intervenuti i sanitari del Suem 118 per i soccorsi era già deceduto.
La scarica elettrica e l’incendio, operaio 50enne perde la vita sul lavoro a Verona
La vittima aveva 50 anni, era originaria di Taranto e risiedeva nel mantovano. L’operaio, che lavorava in azienda da 3 anni, era impegnato in un’operazione su un macchinario utilizzato per lo spostamento di materiali, quando è stato colpito da una violenta scarica elettrica che ha sviluppato un incendio e le fiamme hanno avvolto l’operaio, già esanime a terra. L’azienda ha deciso di sospendere l’attività per 3 giorni e domani mattina è previsto un presidio dei lavoratori, organizzato dai sindacati.
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Sul posto i soccorsi e le forze dell’ordine
“Assistiamo ad uno stillicidio quotidiano di infortuni mortali sul lavoro: adesso basta – ha dichiarato il segretario generale Uil Veneto, Roberto Toigo – Il tema ‘zero morti sul lavoro’ deve diventare centrale nell’opinione pubblica di questa regione. I protocolli, gli incontri, le dichiarazioni non sono più sufficienti, occorre un impegno straordinario per una situazione che dopo un lento miglioramento sta di nuovo sfuggendo drammaticamente di mano. Chiediamo ai Prefetti di convocare d’urgenza tutte le parti, anche nel solco delle linee guida del nuovo protocollo su salute e sicurezza costruito con la Regione Veneto” ha concluso Toigo.
Le note dei sindacati
“L’ennesima morte sul lavoro a Verona evidenzia la necessità di intensificare gli sforzi per migliorare la sicurezza nei luoghi di lavoro promuovendo una cultura della prevenzione e garantendo il rispetto delle normative vigenti“. Così, in una nota, il segretario generale Cisl Verona, Giampaolo Veghini, e il segretario Fim Cisl, Adriano Poli. “Chiediamo al Prefetto – sottolineano i sindacalisti – di aprire un confronto per mettere in campo sforzi ulteriori, ad esempio impiegando i nuovi Ispettori Tecnici del Lavoro dell’Ispettorato non solo in attività di vigilanza, ma anche di assistenza agli Rls e a tutte le figure aziendali coinvolte. Aspettiamo le indagini della magistratura ma è inaccettabile pensare che nel 2025 non si riesca a tornare a casa dal lavoro“, prosegue la nota Cisl. “Domani mattina ci troveremo davanti ai cancelli dell’azienda Anodall per un’ora di assemblea per ricordare il lavoratore e per stringerci idealmente ai familiari“, concludono Veghini e Poli.