Mattanza di Stato

S’impicca nella sua cella con una corda, Harar è il 24esimo detenuto suicida del 2025: il dramma nel carcere di Poggioreale a Napoli

La strage senza fine continua nella totale indifferenza delle istituzioni. Le dichiarazioni del Garante per i diritti dei detenuti della Regione Campania Samuele Ciambriello

Cronaca - di Andrea Aversa

28 Marzo 2025 alle 13:17

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Ancora un suicidio in carcere, il secondo del mese avvenuto nel penitenziario di Poggioreale a Napoli. Il detenuto che si è tolto la vita, secondo quanto comunicato dal Garante per i diritti dei detenuti della Regione Campania Samuele Ciambriello, si chiamava Harar Houssem – 32enne algerino – che si è ucciso impiccandosi con una corda. Ad oggi sono 24 i suicidi avvenuti nelle carceri italiane nel 2025.

Harar Houssem si è tolto la vita nel carcere di Poggioreale: è il 24esimo suicidio del 2025

Ciambriello, all’uscita dalla Casa Circondariale di Poggioreale, ha dichiarato: “Ieri, nella tarda sera, Harar Houssem algerino di 32 anni si è tolto la vita nel bagno della sua stanza. I compagni di cella, 5 detenuti in una stanza piccola e con scarse condizioni igieniche sanitarie, mi hanno mostrato la corda utilizzata da Harar realizzata con un lenzuolo intrecciato. Il ragazzo era stato trasferito da un paio di mesi nel carcere di Poggioreale da Benevento, in questi giorni aveva ricevuto la notifica di una nuova condanna. Ho parlato con tutta la comunità penitenziaria fatta di detenuti, detenenti, direzione, agenti e educatori voglio rimarcare che dalla ore 19:00 fino alla mattina ci sono pochissimi agenti di polizia penitenziaria, a volte anche un solo agente per due piani. Va rafforzata anche nel pomeriggio e nella notte la presenza sanitaria per un pronto intervento, molte volte è questione di pochi minuti per salvare una vita“.

Le dichiarazioni del Garante Samuele Ciambriello

Il tragico bollettino delle carceri italiane: 378 già i tentativi di suicidi; in Campania ad oggi sono 2 i suicidi avvenuti e 8 i tentativi di suicidio solo nel carcere di Poggioreale, ed 1 suicidio nella REMS di San Nicola Baronia. Ha concluso il garante Ciambriello: “I numeri sono dati allarmanti di un problema che si trascina da decenni. Oltre alla carenza di personale di agenti di polizia penitenziaria, mancanza di figure sociali di ascolto, mancanza di condizioni dignitose della pena, di spazi di socialità, di attività trattamentali, si resta chiusi in cella 20 ore su 24. La politica continua a proporre la costruzione di nuovi fabbricati dimentica invece di garantire condizioni dignitose della pena“.

28 Marzo 2025

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