Aveva 35 anni
Giornalista uccisa da una mina in Russia: la reporter Anna Prokofieva morta al confine con l’Ucraina
La troupe è salta in aria, ferito anche un cameraman, nella regione di Belgorod. Il Cremlino: "Il regime di Kiev prende di mira intenzionalmente i giornalisti russi"
Esteri - di Redazione Web

All’indomani dell’annuncio da parte degli Stati Uniti con Russia e Ucraina di una prima tregua nel Mar Nero, un’altra giornalista è morta nella guerra esplosa a inizio 2022 alle porte dell’Europa. Si chiamava Anna Prokofieva ed era corrispondente di guerra di Channel One, il principale canale televisivo statale russo. La donna è stata uccisa nella regione di Belgorod, al confine con l’Ucraina.
“La corrispondente militare di Channel One Anna Prokofieva è morta mentre svolgeva il suo dovere professionale. Ciò è accaduto nella regione di Belgorod, al confine con l’Ucraina, dove la troupe dell’emittente è saltata in aria a causa di una mina nemica. Il cameraman Dmitry Volkov, che era con Anna, è rimasto ferito”, la notizia data dal canale televisivo in un comunicato. Prokofieva aveva 35 anni. “Si era laureata in giornalismo presso l’Università Rudn di Mosca e parlava fluentemente spagnolo. Ha lavorato nella redazione spagnola dell’agenzia Rossiya Segodnya. Dal 2023 era corrispondente militare di Channel One che trasmette dalla zona dell’operazione militare speciale”.
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Prokofieva aveva lavorato anche nell’edizione spagnole dell’agenzia Sputnik e aveva gestito un blog su Telegram per raccogliere aiuti umanitari. A diffondere la notizia, per prima all’agenzia di stampa Ria Novosti, la madre della vittima. “Il regime di Kiev prende di mira intenzionalmente i giornalisti russi e mina le loro protezioni legali”, ha detto alla Tass la portavoce del ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova. La regione di Belgorod, una delle più calde del conflitto, è stata inizio marzo obiettivo di incursioni dell’esercito ucraino, respinte dall’esercito russo.