Il vertice

Ucraina, al Consiglio europeo ribadito il “sostegno incrollabile” a Kiev: l’Ungheria si sfila, crolla il piano Kallas

Esteri - di Redazione

20 Marzo 2025 alle 17:24

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Ucraina, al Consiglio europeo ribadito il “sostegno incrollabile” a Kiev: l’Ungheria si sfila, crolla il piano Kallas

L’Europa sulla carta resta unita in difesa dell’Ucraina, con l’eccezione dell’ormai solita Ungheria dell’autocrate filo-putiniano Viktor Orban, fido alleato all’Europarlamento della Lega di Matteo Salvini.

I capi di Stato e di governo dell’Ue riuniti oggi a Bruxelles hanno approvato le conclusioni sull’Ucraina a 26, con l’esclusione appunto del solo governo di Budapest, che ha mantenuto così la propria posizione contraria come il 6 marzo scorso.

Nelle conclusioni del vertice tenuto oggi sotto la guida della presidente della Commissione Ursula von der Leyen l’Unione e i suoi Stati membri hanno ribadito che “contribuiranno al processo di pace, per aiutare ad assicurare una pace giusta e duratura, che sia nell’interesse dell’Ucraina e dell’Europa nel suo insieme”, si legge nel documento firmato dai 26 Paesi, con i loro rappresentanti che hanno anche avuto un colloquio in videocollegamento col leader ucraino Volodymyr Zelensky, oggi in Norvegia per una visita di Stato.

Nel testo, dopo aver ribadito il sostegno “continuo e incrollabile” a Kiev, i 26 Paesi ripetono che l’Ue “mantiene il suo approccio ‘pace attraverso la forza‘”, che mira a mettere l’Ucraina nella posizione “più forte possibile”, della quale componente “essenziale” sono le sue “robuste capacità militari e di difesa”. Dunque l’Unione resta “impegnata a fornire ulteriore sostegno all’Ucraina e al suo popolo“, affinché possa esercitare il proprio “diritto all’autodifesa“.

Per farlo gli Stati membri scrivono di essere “pronti a contribuire” alle garanzie di sicurezza per Kiev, in particolare “sostenendo la capacità dell’Ucraina di difendersi con efficacia”. Per questo gli aiuti al Paese guidato da Volodymyr Zelensky continueranno e nelle conclusioni c’è una chiara esortazione a Commissione e Paesi membri “ad usare tutte le opzioni dello strumento per l’Ucraina per aumentare il sostegno finanziario” a Kiev.

A proposito di aiuti a Kiev, dal Consiglio europeo esce pesantemente ridimensionato il piano da 40 miliardi proposto dall’Alto rappresentante per la politica estera Ue, l’estone Kaja Kallas, per armare l’Ucraina. La stessa Kallas ha dovuto fare una grossa marcia indietro, “il piano realistico è fornire munizioni per un importo di 5 miliardi”, ha dichiarato al suo arrivo al vertice Ue questa mattina. Nelle conclusioni il piano proposto da Kallas diventa dunque “su base volontaria”.

Quanto al ruolo degli Stati Uniti di Trump, nella conclusione finale i leader europei dicono di aver accolto “con favore” la dichiarazione congiunta Usa-Ucraina, “inclusa la proposta di cessate il fuoco”, nonché la ripresa della condivisione delle informazioni di intelligence tra i due Paesi, mentre allo stesso tempo chiedono alla Russia di “mostrare una vera volontà politica di porre fine alla guerra”.

Nei confronti di Vladimir Putin l’Europa si dice “pronta ad aumentare la pressione”, anche tramite “ulteriori sanzioni” e il “rafforzamento” delle misure esistenti. Per questo i beni della Banca centrale russa rimarranno “immobilizzati” finché Mosca non cesserà la guerra e “risarcirà” l’Ucraina per i danni inflitti con la guerra.

di: Redazione - 20 Marzo 2025

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