L'appello bis

Omicidio di Willy Monteiro, ergastolo per Marco Bianchi e 28 anni al fratello Gabriele: “Pronto a morire in carcere”

Cronaca - di Redazione

14 Marzo 2025 alle 15:10

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Omicidio di Willy Monteiro, ergastolo per Marco Bianchi e 28 anni al fratello Gabriele: “Pronto a morire in carcere”

Ergastolo per Marco Bianchi, 28 anni anni di reclusione per il fratello Gabriele, a cui sono state riconosciute le attenuanti generiche.

È la sentenza emessa dalla Corte d’Assise di Appello di Roma per l’omicidio di Willy Monteiro Duarte ucciso nella notte tra il 5 e il 6 settembre del 2020 a Colleferro, in provincia di Roma.

La decisione è arrivata al termine del processo d’appello bis disposto dalla Cassazione limitatamente al riconoscimento delle attenuanti: la responsabilità penale per l’omicidio era infatti già passata in giudicato.

Nel corso dell’ultima udienza, prima che i giudici della Corte d’Assise d’Appello di Roma si ritirassero in camera di consiglio, i due fratelli hanno attaccato i media che li hanno tacciati di essere dei “mostri”, dicendosi “addolorati per quanto accaduto e e chiediamo scusa alla famiglia di Willy”.

In particolare Gabriele Bianchi ha sottolineato che in questi anni “sono stato descritto come una persona che non sono. Non vivevo di delitti, avevo una frutteria, mi svegliavo alle tre del mattino per lavorare. Io e mio fratello abbiamo commesso degli errori e siamo pronti a pagare”. Bianchi ha ribadito di “non avere mai colpito quella notte Willy, non l’ho toccato”.

“Se potessi – ha aggiunto – cambierei le sorti di quella sera. Ma voglio pagare per le colpe che ho, non posso confessare una cosa che non ho fatto”. E ha poi concluso: “Sono pronto a morire in carcere, ma non dirò mai che l’ho colpito”.

Il fratello Marco, presente in videocollegamento, ha a sua volta sottolineato l’innocenza del fratello: “Sono io responsabile del calcio al fianco dato a Willy, ma non gliel’ho dato quando era a terra”. “Mi dispiace per mio fratello, che è stato coinvolto pur non avendolo mai toccato. Io pagherò per la mia responsabilità, ma non siamo dei mostri”, ha poi aggiunto.

Secondo quanto ricostruito dalla Procura, nella notte tra il 5 e il 6 settembre 2020 Willy aveva trascorso la serata insieme ad alcuni amici nel locale Due di Picche a Colleferro. Il giovane stava per tornare a casa quando tornò indietro per intervenire in difesa di un amico, dopo che Francesco Belleggia e Mario Pincarelli, (condannati in via definitiva rispettivamente a 23 anni e 21 anni di reclusione), avevano scatenato una lite con alcuni giovani del pub. Poco dopo, chiamati da altri giovani di Artena, sul posto arrivarono i fratelli Bianchi: dal momento del loro arrivo sarebbe partita la violenza contro Willy, ucciso di botte.

di: Redazione - 14 Marzo 2025

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