Caos a Bucarest
Romania, il filorusso Georgescu escluso dalle presidenziali: scontri a Bucarest dopo la sua bocciatura

Calin Georgescu non potrà presentarsi alle elezioni presidenziali in Romania del prossimo 8 maggio. La candidatura del politico filorusso di estrema destra è stata respinta domenica dall’autorità elettorale centrale romena, che non ha diffuso le motivazioni ufficiali che però dovrebbero essere legate all’indagine a carico dello stesso Georgescu, fermato e interrogato dalla polizia lo scorso mercoledì 26 febbraio.
Georgescu era stato inaspettatamente il candidato più votato al primo turno delle elezioni del 24 novembre, che erano state annullate dalla Corte Costituzionale alla vigilia del secondo turno a causa delle interferenze russe sul voto provate da una inchiesta dell’intelligence di Bucarest.
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A febbraio Georgescu era stato poi fermato, interrogato e rilasciato dopo alcune ore: il politico filorusso è indagato per incitamento al rovesciamento dell’ordine costituzionale, diffusione di informazioni false e promozione del culto di personalità accusate di genocidio.
Georgescu, che ha 60 anni e che era il favorito nei sondaggi, può ancora presentare ricorso alla Corte Costituzionale contro l’esclusione dal voto.
Dopo la diffusione della notizia centinaia di manifestanti pro-Georgescu sono scesi in piazza a Bucarest, manifestando di fronte alla sede dell’Ufficio elettorale centrale e, una volta appreso il verdetto su Georgescu, hanno cercato di forzare i cancelli dell’edificio. Gli agenti di polizia sono quindi intervenuti per sedare i disordini, usando gas lacrimogeni.