South Carolina
Si torna alla fucilazione negli Stati Uniti: la prima condanna a morte con il plotone dopo 15 anni negli USA
Sarà incappucciato, legato a una sedia, gli spareranno da quattro metri e mezzo al cuore, sul quale sarà apposto un segno. La modalità è legale in cinque Stati
Esteri - di Redazione Web

Brag Sigmon sarà giustiziato a colpi di fucile. Non succede da quindici anni negli Stati Uniti, non è mai successo in South Carolina. L’esecuzione è prevista per venerdì prossimo. Gli spareranno da quattro metri e mezzo al cuore, sul quale sarà apposto un segno, da tre volontari scelti fra i dipendenti del Department of Corrections, l’organo statale che si occupa della gestione dei detenuti condannati. Sembrerebbe una sua scelta ma la modalità, che aggiunge enfasi nefasta a una procedura di per sé disumana, sta facendo molto discutere e non soltanto negli USA, dove la pena di morte è ancora legale in 27 Stati.
Sigmon è stato condannato per aver ucciso i genitori della sua ex fidanzata e per il tentato omicidio della stessa ex compagna. È stato lui stesso a decidere di morire per fucilazione in quando ritiene questa procedura più rapida rispetto alla sedia elettrica e all’iniezione letale. Sarà incappucciato, legato a una sedia. L’avvocato Gerald King ha dichiarato al New York Times che il South Carolina non avrebbe fornito sufficienti garanzie sull’efficacia degli altri metodi. Sarebbero state molto lente le morti di altri due detenuti del South Carolina, perciò il detenuto avrebbe scelto la fucilazione. La modalità è legale in cinque Stati: Utah, South Carolina, Idaho, Mississippi, Oklahoma. Secondo il Death Penalty Information Center sono stati circa 150 i detenuti uccisi tramite fucilazione dal 1608, dal 1976 ne sono state eseguite soltanto tre e tutte e tre nello Utah, l’ultima nel 2010.
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Dopo le notizie di morti lente e dolorose causate dalle iniezioni letali, la fucilazione è stata scelta da molti detenuti. Lo Stato dell’Idaho è prossimo ad approvare una legge che potrebbe rendere la modalità come la principale per eseguire la pena capitale. Il South Carolina l’ha introdotta nel 2021, la Corte Suprema l’ha approvata come legale la scorsa estate, quando nel braccio della morte si trovavano 32 detenuti. “La Corte Suprema ha giustamente sostenuto lo stato di diritto – aveva dichiarato il governatore Repubblicano Henry McMaster – Questa decisione è un altro passo avanti nel garantire che le sentenze legali possano essere debitamente eseguite e che le famiglie e i cari delle vittime ricevano la chiusura e la giustizia che attendono da tempo”.
Secondo Amnesty International, nel 2024 sono state 25 le sentenze di condanna eseguite negli Stati Uniti. Il Presidente Donald Trump, rieletto quattro anni dopo, ha firmato subito dopo l’insediamento due provvedimenti che hanno a che fare con la pena capitale. Il primo incentiva i singoli Stati a recuperare i prodotti necessari per eseguire le condanne tramite iniezione letale. Il secondo decreto ha annullato la moratoria disposta nella primavera del 2021 dall’amministrazione Biden sulle esecuzioni federali. Commutate quasi tutte le condanne a morte, erano rimasti nei bracci della morte tre detenuti civili e quattro militari. L’ultima volta alla Casa Bianca di Trump, negli ultimi otto mesi del mandato erano state 13 le esecuzioni, tre delle quali quando stava per lasciare la Presidenza.