La scelta di "rottura"

Trump nomina Dan Bongino numero due dell’Fbi: podcaster di estrema destra, dopo Kash Patel altro schiaffo al Bureau

Esteri - di Redazione

24 Febbraio 2025 alle 16:11

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Trump nomina Dan Bongino numero due dell’Fbi: podcaster di estrema destra, dopo Kash Patel altro schiaffo al Bureau

Un altro estremista di destra con poche o nessuna competenza per l’Fbi. Dopo aver piazzato alla guida del Federal Bureau of Investigation Kash Patel, un fedelissimo trumpiano teorico dell’azzeramento dei vertici della stessa Fbi per procedere a una inchiesta di massa nei confronti di quegli agenti federali che non si erano mostrati fedeli al nuovo “padrone”, Donald Trump sceglie come suo vice un altro personaggio controverso.

“Grandi notizie per le forze dell’ordine e la giustizia americana! Bongino, uomo dal profondo amore e dalla grande passione per il nostro Paese, è il nuovo vice del miglior direttore di sempre, Kash Patel”, ha scritto su Truth The Donald annunciando l’arrivo all’agenzia investigativa di Dan Bongino.

Discendenti di immigranti italiani 51enne, ex agente di polizia poi passato al Secret Service, un master in psicologia e vani tentativi di exploit in politica, per tre volte tra il 2012 e il 2016 aveva infatti tentato di farsi eleggere al Senato e al Congresso in Maryland e Florida (con tre sconfitte), Bongino da ormai un decennio è tra i collaboratori di Fox News, la cable tv all news che è stata una delle principali artefici dei successi elettori di Trump diffondendo la sua propaganda.

Dalla tv Bongino ha poi più recentemente fatto il salto nel mondo dei podcast, seguitissimi negli Stati Uniti come dimostra il caso di Joe Rogan: oggi è il conduttore di “Dan Bongino Show”, secondo podcast per ascolti nella classifica di Spotify. Davanti al microfono Bongino da anni ripete propaganda e bugie del tycoon, a partire dalla storiella delle elezioni del 2020 “rubate” da Joe Biden ai danni di Trump. Aveva poi chiesto il licenziamento di agenti e vertici dell’Fbi che avevano portato avanti l’indagine sulla carte segrete di Trump che portarono l’agenzia a perquisire la residenza del tycoon a Mar-a-Lago nel 2022.

La sua nomina a vice di Kash Patel, in quella che il New York Times ha definito la coppia “meno qualificata e la più partigiana nella storia della principale agenzia federale investigativa”, è stata possibile senza alcun voto di conferma da parte del Senato: questione questa fondamentale per Trump, dato che l’approvazione di Patel come direttore dell’Fbi era passata con soli 51 voti a favore e 49 contrari, una maggioranza minima.

Trump ha fatto ricadere la scelta per la poltrona di numero due del Federal Bureau of Investigation dopo un’intervista che Bongino gli aveva fatto nel corso della campagna elettorale per la Casa Bianca: il ‘podcastwer’ gli aveva proposto di formare una commissione per riformare il Secret Service, aspramente criticato da Bongino per non esser stato in grado di difendere il tycoon, vittima di due tentati attentati.

“È stato membro del Dipartimento di Polizia di New York (i migliori di New York!) – ha aggiunto sui social Trump annunciandone la nomina -, un agente speciale molto rispettato dei servizi segreti degli Stati Uniti, e ora è uno dei podcaster di maggior successo del Paese, qualcosa cui è disposto e pronto a rinunciare per servire” l’America.

Una nomina che è un chiaro segnale di rottura dal passato: da prassi il vicedirettore dell’Fbi viene scelto tra i veterani del Bureau, tra gli agenti di carriera  che godono di stima interna, anche perché hanno il delicato incarico di supervisionare le indagini, un lavoro complesso e che porta spesso ad avere contatti con partner stranieri.

di: Redazione - 24 Febbraio 2025

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