A Dizzasco
Anziani picchiati e umiliati nell’rsa: arrestati sette operatori, una non era nemmeno abilitata alla professione
Le indagini sulla struttura in provincia di Como erano partite l'anno scorso, sono durate sei messi. Hanno messo insieme video e intercettazioni. Due degli operatori sono stati portati in carcere
Cronaca - di Redazione Web

Arrestati sette operatori di una residenza per anziani a Dizzasco, in provincia di Como. Due degli accusati sono in carcere, cinque ai domiciliari. Le indagini parlano di percosse, ingiurie, violenze verbali e fisiche ai danni di anziani inermi, abusi diventati “consuetudini lavorative”. Le misure cautelari sono state eseguite dai Carabinieri della Compagnia di Menaggio con i militari del Nucleo Investigativo del Comando provinciale di Como.
L’inchiesta era stata avviata lo scorso agosto dopo un esposto presentato alla Stazione dei Carabinieri di Centro Valle Intelvi in cui si denunciavano maltrattamenti che sarebbero stati consumati a partire dal 2022 all’interno della Rsa “Sacro Cuore”. Le indagini sono durate sei mesi, coordinate dalla Procura di Como e condotte dalla Stazione dei Carabinieri di Centro Valle Intelvi con il supporto del Nucleo Investigativo dei Carabinieri di Como, e hanno portato tramite testimonianze video, intercettazioni audio e video ad accertare quello che succedeva nella rsa: a identificare “violenze sistematiche divenute, purtroppo, consuetudini lavorative” con aggressioni fisiche e verbali agli anziani.
- Ai domiciliari in una Rsa, si toglie la vita lanciandosi da una finestra: Otello De Castris aveva 93 anni, era detenuto per l’omicidio della moglie Luisa Trombetta
- Poveri e anziani abbandonati, ecco la “Nazione” di Giorgia Meloni
- Anziani e carcere: uno studio dell’Unical per superare le discriminazioni
- Incendio devasta la casa di riposo, sei morti e 81 anziani in ospedale: due in gravissime condizioni
“Azioni crudeli e offensive che hanno creato nelle vittime uno stato di sofferenza morale e psichica mediante continue percosse, ingiurie, denigrazioni. Le umiliazioni, fisiche e psichiche sono state perpetrate nei confronti di persone inermi, anziane e malate, spesso allettate o comunque non autosufficienti”, hanno scritto gli inquirenti.
Le accuse, ai danni di due uomini e cinque donne, sono di maltrattamenti e abusi sugli ospiti della struttura. Maltrattamenti aggravati in concorso per atti che avrebbero generato sofferenza morale e psichica nelle vittime. Una delle operatrici è stata accusata anche di esercizio abusivo della professione infermieristica: secondo gli inquirenti non avrebbe avuto alcun titolo abilitante alla professione. Le persone arrestate tutte residenti nell’area dell’Alto Lago di Como.