Il dramma a Milano

Incendio devasta la casa di riposo, sei morti e 81 anziani in ospedale: due in gravissime condizioni

Cronaca - di Redazione Web

7 Luglio 2023 alle 08:56 - Ultimo agg. 7 Luglio 2023 alle 09:11

Condividi l'articolo

Incendio devasta la casa di riposo, sei morti e 81 anziani in ospedale: due in gravissime condizioni

Intorno all’1.20 della notte tra giovedì 6 luglio e venerdì 7, un grosso incendio è divampato nella Rsa “Casa dei Coniugi” di via dei Cinquecento a Milano. Il bilancio di una notte di panico per cercare di spegnere le fiamme e portare in salvo gli oltre 170 ospiti è drammatico: sono sei i morti e 81 i feriti di cui due in gravissime condizioni. Non è ancora chiaro cosa sia successo precisamente ma le fiamme sarebbero divampate accidentalmente in una delle stanze. Le due anziane che dormivano lì, una di 67 e una di 87 anni, sono morte carbonizzate senza riuscire a trovare la via di fuga. Altre quattro vittime, tre donne di 75, 84 e 85 anni e un uomo di 73 anni, sono morti intossicati dal fumo che ha interessato il primo piano della struttura e poi invaso il secondo.Per il momento non è esclusa la matrice dolosa dell’incendio.

Secondo un primo bilancio fatto dai Vigili del Fuoco, due persone sono in gravi condizioni in ospedale e altre 81 sono state soccorse. Solo 14 sarebbero in condizioni gravi e altri 65 con ferite lievi o sintomi da intossicazione leggeri. Gli altri ospiti sono stati trasferiti in altre Rsa. Tutto poteva andare molto peggio visto che nella struttura c’erano oltre 170 anziani. “Siamo intervenuti con quattro squadre che si sono trovate davanti una situazione complicata da gestire. Il corridoio era invaso dal fumo e delle fiamme che fuoriuscivano da una stanza in particolare. Da unlato ci siamo concentrati sullo spegnimento delle fiamme, dall’altro abbiamo cercato di portare in salvo il maggior numero di persone possibile. Un contesto complicato reso dalla mancanza di visibilità per il fumo e per il fatto che parliamo di ospiti in parte non deambulanti”. Lo ha spiegato il comandante provinciale dei Vigili del fuoco di Milano, Nicola Miceli, fuori dalla Casa di riposo.

Repubblica riporta alcune testimonianze: “Io stanotte ho visto l’inferno intorno alla Rsa ma la Protezione civile è stata splendida”, ha detto la signora Lucia che dalle sue finestre ha visto intervenire ambulanze, vigili del fuoco e Protezione civile che hanno fatto uscire uno per uno gli anziani ospiti, hanno messo loro un braccialetto e una coperta termica e li hanno incolonnati sul marciapiede e fatti salire a bordo di autobus dell’Azienda Trasporti che li hanno portati in altre strutture, mentre le ambulanze portavano in ospedale chi aveva bisogno di cure. “Del fumo ci siamo accorti dopo l’arrivo dei vigili del fuoco- aggiunge Lucia – abbiamo visto dalle finestre gli anziani proteggersi il viso con stracci bagnati, poi sono stati fatti uscire, chi su una carrozzina, chi con il deambulatore, ma in gran parte sembravano calmi”.

La ‘Casa per coniugi’ è una residenza sanitaria assistenziale del Comune di Milano. L’incendio scoppiato in una camera della residenza per anziani Casa dei coniugi di Milano è stato “contenuto. Viene da dire n questi casi che poteva andare peggio, ma sei morti sono un bilancio pesantissimo”: così ha detto il sindaco di Milano Giuseppe Sala che ha fatto un sopralluogo nella struttura insieme all’assessore alla Sicurezza Marco Granelli. Le fiamme si sono sviluppate “con tutta evidenza” in una sola camera, occupata da due donne che sono rimaste carbonizzate, ha spiegato Sala. Il fuoco non è uscito dalla camera. Le altre quattro vittime sono state causate dalle esalazioni che “sono altrettanto micidiali”.

Sala ha poi aggiunto che in considerazione delle condizioni degli ospiti della struttura si è dovuto portarli fuori “quasi uno a uno a braccia”. A dare l’allarme è stato una persona di servizio e questo ha permesso di contenere le fiamme. “Visitando le camere a fianco non c’è incendio di fuoco, ma le pareti annerite, sono le esalazioni tanto letali quanto il fuoco” ha aggiunto Sala. Adesso “si sta lavorando per ricollocare anche velocemente le persone che molto spesso non sono autosufficienti” e si sta cercando posto nelle altre strutture del gestore “perché ricordo che questa è una struttura del Comune ma data in gestione ai privati da tanti anni”.

7 Luglio 2023

Condividi l'articolo