L'attore e regista
Alessandro Gassmann: “Perché ho lasciato X? Non voglio dare neanche un centesimo a Elon Musk, non voterò mai Meloni”
L'attore, figlio del mito Vittorio che lo buttò nello spettacolo in "Affabulazione" di Pasolini, a volte pensa di voler scendere in politica. "Sulla manipolazione dell’informazione farò la mia prossima regia"
Spettacoli - di Redazione Web

Alessandro Gassmann è stato costretto dal padre Vittorio a fare il suo stesso mestiere: l’attore. “Totalmente. Papà, prima, mi ha fatto fare il militare, poi, l’attrezzista di scena. Quindi, mi ha buttato sul palco con lui, in Affabulazione di Pasolini: non volevo, non mi è piaciuto, ero terrorizzato, ogni giorno era come buttarmi col paracadute. Dopo, però, mi è rimasta la sensazione che il teatro era una bella famiglia. Allora ho cercato storie più divertenti e lì è nato il sodalizio con Gianmarco Tognazzi”, ha raccontato l’attore e regista che sta per compiere 60 anni in un’intervista a Il Corriere della Sera.
Gassman ha fatto più di cento tra film, serie e pièce teatrali tra interpretazioni e regia. Ha cambiato il suo cognome aggiungendo una “N” com’era prima della correzione imposta dal regime fascista. È sposato con l’attrice Sabrina Knaflitz, è padre di Leo Gassman, cantante che ha partecipato a X Factor, che ha vinto Sanremo Giovani e che ha interpretato anche Franco Califano in una fiction Rai. Sta per uscire al cinema con un nuovo film, A mani nude, di Mauro Mancini.
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Gassmann a raccontato anche di aver lasciato X, il social ex Twitter, perché “a Elon Musk non voglio dare neanche un centesimo. Ora sto su Threads di Instagram. Ci faccio le mie piccole battaglie e, ogni settimana, presento una persona attiva nell’ecosostenibilità. Noto che i social stanno cercando di ingabbiare la libertà di pensiero, cosa che, unita alle fake news, mi preoccupa. Sulla manipolazione dell’informazione farò la mia prossima regia”.
Gassmann ha ammesso la grande tentazione di scendere in politica. E Giorgia Meloni “non l’ho votata, non la voterò, ma ne riconosco la capacità di comunicare alle masse usando la semplificazione. Però giudico male anche chi all’opposizione si lamenta di cose che il governo non fa ma che neanche lui ha fatto quando governava”.