La "cerimonia"
Gaza, Hamas consegna a Israele le bare con i corpi di 4 ostaggi uccisi: c’è la famiglia Bibas e il giornalista Lifshitz
Esteri - di Redazione

Su un palco di Khan Yunis, nel sud della Striscia di Gaza, è andata in scena la macabra cerimonia di restituzione delle salme di quattro ostaggi israeliani morti dopo l’attacco compiuto da Hamas il 7 ottobre 2023.
Come stabilito dagli accordi per la prima fase del cessate il fuoco tra il gruppo islamico palestinese che controlla la Striscia e lo stato ebraico, Hamas ha consegnato ad Israele le quattro salme tramite la Croce Rossa, che ha caricato sui propri mezzi quattro bare con dentro i corpi per poi consegnarle all’esercito israeliano. Per questo scambio, a differenza di quelli avvenuti negli scorsi sabato, Hamas non ha ottenuto nessun rilascio di prigionieri.
Una delle vittime è l’attivista e giornalista 80enne Oded Lifshitz, ma l’attenzione dei media si è concentrata sugli altri tre, che appartengono alla famiglia Bibas, una storia diventata anche simbolo dell’eccidio compiuto da Hamas il 7 ottobre 2023. Shiri, 32 anni, Ariel e Kfir Bibas, di 4 anni e 9 mesi, vennero rapiti assieme al marito e padre Yarden kibbutz di Air Oz. Yarden è stato rilasciato da Hamas lo scorso primo febbraio, nell’ambito degli scambi per il cessate il fuoco tra le parti.
Kfir Bibas all’epoca del rapimento aveva soli nove mesi ed era il più giovane ostaggio nelle mani di Hamas: nei giorni successivi all’attacco palestinese vennero diffusi video in cui si mostrava Shiri Bibas tenere in braccio i suoi figli mentre venivano portata via dai miliziani di Hamas dal kibbutz di Niz Or. La storia della famiglia divenne un simbolo per le famiglie degli ostaggi, che mostrano le foto dei Bibas hanno chiesto per oltre un anno al governo di Benjamin Netanyahu di fare tutto il possibile per accelerare i negoziati per liberare gli ostaggi.
Nel luogo scelto da Hamas per riconsegnare ad Israele le salme Hamas ha montato un palco mostrando un cartellone su cui scritto: “Il criminale di guerra Netanyahu (raffigurato come un vampiro) e il suo esercito nazista li ha uccisi con i missili”. Il gruppo che controlla la Striscia di Gaza sostiene infatti che i tre membri della famiglia Bibas siano stati uccisi nei primi mesi dell’invasione israeliana a Gaza da un bombardamento israeliano.
Già novembre del 2023 le Brigate al-Qassam, braccio armato di Hamas, avevano accusato Israele di aver ucciso i Bibas, la mamma e i suoi due figli, in un attacco aereo: Israele non aveva mai confermato che fossero morti.
Sabato 22 febbraio Hamas dovrebbe invece liberare gli ultimi sei ostaggi vivi il cui rilascio è previsto per la prima fase del cessate il fuoco: all’appello mancano circa 60 ostaggi israeliani, tutti uomini, di cui si stima che la metà siano già morti.