A Roma Nord

Camilla Sanvoisin, il giallo della morte della 25enne: l’ipotesi overdose, il fidanzato, l’autopsia

Figlia del produttore televisivo Axel Egon Sanvoisin e della ceramista Eva Audizi, a dare l'allarme il compagno, con il quale conviveva. La procura della Repubblica ha aperto un fascicolo per morte in conseguenza di altro reato

Cronaca - di Redazione Web

17 Febbraio 2025 alle 15:42

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Si difende il fidanzato di Camilla Sanvoisin. “Mi dipingono come un mostro ma non mi interessa. La morte di Camilla è una valanga che mi ha travolto, me la porterò dietro per tutta l’esistenza”, ha dichiarato in un’intervista a Repubblica Giacomo Celluprica. La 25enne è stata trovata morta nei giorni scorsi nell’abitazione che condivideva con il compagno a Roma. La Procura della Repubblica di Roma ha aperto un fascicolo per morte in conseguenza di altro reato. Sul corpo della ragazza è stata disposta l’autopsia.

Sanvoisin era figlia del produttore televisivo Axel Egon Sanvoisin e della ceramista Eva Audizi. È stata trovata morta in un relais in via Anna Foà, alla Giustiniana nella zona di Roma Nord. Il compagno ha allertato i soccorsi, ha raccontato alla polizia di aver assunto sostanze la sera prima con la fidanzata e di averla trovata morta il mattino dopo, quando si era svegliato.

Nella perquisizione nell’abitazione dove la 25enne viveva con il fidanzato da circa un anno, sono stati ritrovati diversi flaconi di metadone, in quantità maggiore rispetto a quelli che il Serd aveva prescritto al 35enne. Nei prossimi giorni si dovrebbe svolgere anche un altro sopralluogo. La polizia sta cercando lo spacciatore che avrebbe potuto fornire alla coppia delle sostanze stupefacenti. Forse eroina, è una pista. L’ipotesi della morte è proprio un malore provocato dall’assunzione.

Secondo alcuni media Celluprica è indagato ma lui dice di non sapere di essere indagato. “Dicono tutti che io sono in stato di arresto, ma non è così. Sono libero. Non so neanche di essere indagato, non so nulla in questo momento. Vorrei dire tante cose ma non posso, capitemi”, ha detto Celluprica. “È vero, mi hanno trovato del metadone in casa ma era contenuto all’interno di alcune fiale sigillate, che mi erano state regolarmente consegnate. Questa è stata l’unica ragione per la quale mi hanno portato via”. Per l’uomo, “il problema è che questa tragedia si sta gonfiando mediaticamente, come se io e Camilla fossimo una carogna sulla quale ci si deve avventare”.

Il 35enne lavora come allevatore di cani, è figlio di gioiellieri del Rione Prati. È in cura al Sert per problemi di tossicodipendenza. Sotto sequestro i telefoni cellulari della coppia. Dall’esame autoptico e tossicologico potrebbero emergere informazioni utili a chiarire cause e orario della morte e si potrebbe stabilire se con un soccorso tempestivo Camilla si sarebbe potuta salvare.

“Mi manchi amore mio. Sto impazzendo”, il post condiviso dalla mamma di Camilla sui social. “Ascoltavo questa canzone quando eri nella pancia”, ha scritto pubblicando foto della figlia accompagnate dalla canzone Teardrop dei Massive Attack. “Mia figlia Camilla è morta – aveva scritto dando la notizia venerdì sera proprio tramite i social – Vorrei avvisare tutti quelli che le volevano bene e chiedere un pensiero per lei”.

17 Febbraio 2025

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