L'accordo

Jannik Sinner squalificato tre mesi per doping: “patteggiamento” per il caso Clostebol con la Wada

Sport - di Redazione

15 Febbraio 2025 alle 10:53

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Jannik Sinner squalificato tre mesi per doping: “patteggiamento” per il caso Clostebol con la Wada

Tre mesi di sospensione. È l’accordo tra Jannik Sinner e la Wada, l’agenzia mondiale antidoping, col numero uno al mondo del tennis che si fermerà dal 9 febbraio al 4 maggio per scontare la sua sospensione per il caso Clostebol.

Una vicenda che dunque si chiude ancora prima di arrivare al Tas, il Tribunale Arbitrale dello Sport di Losanna (Svizzera) a cui si era rivolta la Wada impugnando la sanzione comminata al tennista italiano di San Candido da un indipendente dall’International Tennis Integrity Agency (ITIA).

Sinner avrebbe dovuto dimostrare al Tas la sua completa estraneità al doping e che i bassi livelli, meno di un miliardesimo di grammo, quindi ininfluenti sotto l’aspetto della prestazione sportiva, dei metaboliti di Clostebol trovati in due controlli nel suo corpo durnate il torneo di Indian Wells, il Master 1000 negli Stati Uniti tenuto nel marzo 2024, fossero “entrati” nel suo organismo per colpa di terzi e a sua insaputa.

La tesi difensiva di Sinner era stata quella di una assunzione involontaria: il suo ex fisioterapista avrebbe usato un prodotto contente la sostanza proibita per curarsi un dito ferito e il Clostebol, durante un massaggio svolto senza guanti, sarebbe entrato in contatto con una lesione della pelle del tennista, entrando così nel suo organismo.

La ITIA aveva quindi deciso di sanzionare il numero uno al mondo: a Sinner erano stati cancellati i 400 punti ottenuti durante il torneo di Indian Wells, dove era giunto in semifinale, oltre al relativo premio in denaro ottenuto, circa 300mila dollari.

Troppo poco per la Wada, che aveva presentato ricorso al Tas di Losanna chiedendo una sanzione ben più grave, da uno a due anni di squalifica: per l’agenzia mondiale antidoping infatti la constatazione di “assenza di colpa o negligenza” non era corretta ai sensi delle norme attuali.

A due mesi dalle udienze al Tas, previste il 16 e 17 aprile prossimi, Sinner e la Wada hanno deciso di arrivare ad un patteggiamento: da parte del tennista altoatesino nessuna ammissione di responsabilità e nessun cancellazione dei titoli vinti e dei punti della classifica Atp conquistati finora, ma  è certamente il modo più rapido e indolore per tornare a concentrarsi sul tennis.

In questo modo Jannik salterà per sospensione i primi tornei primaverili: niente circuito americano sul cemento, da Indian Wells a Miami, così come i primi su terra rossa europea a Montecarlo a Madrid. L’obiettivo è essere in campo agli Internazionali di Roma, in programma dal 7 maggio, ma soprattutto al Roland Garros di Parigi al via il 25 maggio, il secondo Slam dell’anno dopo gli Australian Open conquistati per il secondo anno di filia.

Il commento sulla vicenda da parte di Sinner è affidato ad una nota. “Questo caso pendeva su di me ormai da quasi un anno e il processo ancora aveva un tempo lungo, con una decisione che forse sarebbe arrivata solo alla fine dell’anno”, scrive il tennista. “Ho sempre accettato di essere responsabile della mia squadra e ritengo che le rigide regole della Wada siano una protezione importante per lo sport che amo – ha aggiunto il numero uno del mondo -. Su questa base ho accettato l’offerta della Wada di risolvere il presente procedimento sulla base di una sanzione di tre mesi”.

di: Redazione - 15 Febbraio 2025

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