I messaggi a Zelensky

“L’Ucraina potrebbe diventare russa, da Kiev voglio 500 miliardi in terre rare”, Trump senza freni sulla guerra

Esteri - di Redazione

11 Febbraio 2025 alle 11:01

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AP Photo/Julia Demaree Nikhinson, File
AP Photo/Julia Demaree Nikhinson, File

L’Ucraina un giorno potrebbe essere russa, ma soprattutto Kiev dovrà ripagare gli aiuti americani ricevuti dal 24 febbraio 2022 ad oggi. Come? Con l’equivalente di 500 miliardi di dollari di “terre rare”, come chiesto da Donald Trump a Volodymyr Zelensky, che “ha sostanzialmente accettato di farlo”.

Il presidente Usa lo ha detto parlando a ruota libera in una intervista a Fox News, l’emittente all-news che da sempre sostiene il tycoon e il movimento MAGA.

Un argomento trattato con la solita disarmante schiettezza da parte del presidente, che ha ribadito così quanto già detto nei giorni scorsi: gli Stati Uniti sono fortemente interessati alle “terre rare” presenti in abbondanza nel sottosuolo ucraino.

“Ho detto loro: dobbiamo ottenere qualcosa. Non possiamo continuare a pagare questi soldi”, ha sostenuto Trump nell’intervista, calcolando che gli aiuti Usa ammontano a 300-350 miliardi di dollari contro i circa cento dell’Europa.

Ma se sul tema della “terre rare” da utilizzare come contropartita per gli aiuti ottenuti in questi tre anni da Washington è ormai evidente che Kiev e Volodymyr Zelensky siano pronti a cedere, non avranno fatto piacere invece le parole del presidente Usa sul futuro del Paese.

Nell’intervista Trump ha infatti aperto alla possibilità che l’Ucraina possa diventare “un giorno russa”. Il presidente ha infatti spiegato che i soldi dei contribuenti americani devono “essere al sicuro perché stiamo spendendo centinaia di miliardi di dollari. Potrebbero arrivare a un accordo, potrebbero non arrivare a un accordo. Potrebbero essere russi un giorno, potrebbero non essere più russi un giorno”, ha detto alla Fox News.

Il tycoon ha poi fatto intendere di vedere all’orizzonte un imminente scenario di pace in Ucraina perché la sua amministrazione ha fatto “enormi progressi” per porre fine al conflitto, soprattutto “nell’ultima settimana. Abbiamo a che fare con i russi, abbiamo a che fare con gli ucraini. Penso che succederà qualcosa”.

In questo contesto è emersa anche la notizia del viaggio a Mosca dell’inviato speciale del presidente per il Medio Oriente, Steve Witkoff. La visita di Witkoff a Mosca non era stata annunciata né dalla Casa Bianca, né dal Cremlino: al momento non si conosce quindi quale sia l’obiettivo della missione di Witkoff nella capitale della Federazione.

di: Redazione - 11 Febbraio 2025

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