Il conflitto in Europa
Ucraina, Trump annuncia: “Ho parlato a telefono con Putin, vuole che la guerra finisca”
Quanti colloqui? "Meglio non dirlo", ha risposto il Presidente USA. Cremlino non conferma né smentisce. Le Terre Rare dell'Ucraina dietro i negoziati Washington-Kiev-Mosca
Esteri - di Redazione Web

Al New York Post il Presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha dichiarato di aver avuto un colloquio telefonico con Vladimir Putin, Presidente della Russia, in un tentativo di negoziare la fine della guerra in Ucraina scoppiata nel febbraio 2022 dopo l’invasione di Mosca. Il Cremlino, da parte sua, non ha confermato né smentito la telefonata. Il portavoce Dmitry Peskov ha dichiaraziono al quotidiano filogovernativo Izvestia che ci sono “comunicazioni condotte attraverso diversi canali, e sullo sfondo della molteplicità di queste comunicazioni, io personalmente potrei non essere a conoscenza di qualcosa”.
Il Presidente degli USA ha concesso un’intervista esclusiva al quotidiano statunitense a bordo dell’Air Force One. Non ha fornito dettagli specifici sui colloqui ma si è dichiarato convinto del fatto che a Putin “importi” del tragico costo in termini di vite umane che il conflitto ha provocato. “Vuole vedere la gente smettere di morire. Tutta quella gente morta. Giovani, bellissime persone. Sono come i vostri figli, due milioni di loro”. Alla domanda su quante volte si siano parlato lui e Putin, Trump ha risposto: “Meglio non dirlo”.
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Quello che è certo è che la guerra continua. La scorsa notte sono stati abbattuti droni russi in Ucraina e droni ucraini in Russia. I combattimenti nel Donbass e nella regione di Kursk continuano feroci, non si vede una tregua all’orizzonte. Il Presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha dichiarato che oltre 45mila persone ucraine sono morte e 390mila sono rimaste ferite nella guerra in corso. Sempre secondo Zelensky la Russia avrebbe perso circa 350.000 soldati, mentre i feriti sarebbero circa 600.000-700.000. Non c’è mai stata trasparenza sui numeri, né da una parte né dall’altra. La settimana scorsa Mosca e Kiev hanno concordato uno scambio di 150 prigionieri di guerra.
Appena qualche giorno fa Trump aveva annunciato un incontro con Zelensky, forse già la prossima settimana. “Sono morti 8-900mila soldati russi, probabilmente 700mila soldati ucraini sono morti. Quello che succede è terribile, solo i corpi fermano i proiettili su quelle pianure. La guerra non sarebbe mai iniziata se io fossi stato presidente”, ha detto in una conferenza stampa alla Casa Bianca. “Voglio essere d’aiuto, una delle cose che stiamo esaminando con il presidente Zelensky è la messa in sicurezza delle ‘terre rare‘ dell’Ucraina. Il sottosuolo è ricco di risorse. L’Europa sta mettendo molto meno denaro di noi, c’è una differenza di 200 miliardi di dollari tra quello che spendiamo noi e quello che spende l’Europa: c’è un oceano di differenza, vogliamo più equilibrio”.
Trump ha assicurato che non andrà a Kiev. “Il presidente Putin e io abbiamo sempre avuto un buon rapporto, ecco perché è molto triste che sia accaduto tutto questo. Con me non sarebbe mai successo”. Prima delle elezioni, il Partito Repubblicano aveva messo più volte in discussione il sostegno militare e finanziario degli USA a Kiev. Il tycoon aveva rilanciato spesso sulla sua capacità di poter mettere fine al conflitto anche in sole 24 ore. Prima dell’elezione aveva detto più volte di non volere guerre. Da Presidente ha messo l’accento su altre possibilità per Washington.
Quella delle Terre Rare è una questione cruciale. Zelensky ha detto a Reuters di essere pronto al dialogo diretto con Putin, pur ricordando che il Presidente russo “non è affatto pronto ad avviare trattative concrete. Anzi, la nostra intelligence riporta che sta preparando il suo esercito per continuare la guerra ancora per lungo tempo e non solo ai danni dell’Ucraina. Abbiamo le prove che presto invierà al fronte 100.000 nuovi soldati”. Putin intanto non lo ha mai riconosciuto come un “interlocutore legittimo” visti i suoi quattro anni da presidente eletto scaduti nel maggio del 2024. Il Presidente ucraino ha offerto agli USA la possibilità di concedere le risorse minerarie del Paese in cambio del sostegno messo in discussione in campagna elettorale.