La scelta di campo

Meloni si piega a Trump, l’Italia non firma il documento Onu contro le sanzioni Usa alla Corte dell’Aia

Politica - di Redazione

7 Febbraio 2025 alle 17:38

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Foto Filippo Attili/Palazzo Chigi/LaPresse
Foto Filippo Attili/Palazzo Chigi/LaPresse

Tra Europa ed Onu da una parte e gli Stati Uniti di Donald Trump dall’altra, l’Italia di Giorgia Meloni scegli il tycoon. È di facile interpretazione la scelta fatta dal governo italiano che, unico tra big dell’Unione, ha deciso di non firmare l’appello di ben 79 Paesi delle Nazioni Unite contro l’annuncio del presidente statunitense di sanzionare la Cpi, la Corte penale internazionale finita nel mirino di Usa ed Israele.

Trump contro la Corte penale internazionale

La scorsa notte Trump ha firmato un ordine esecutivo contro il tribunale dell’Aia, “colpevole” secondo Washington di colpire il Paese “a stelle e strisce” e il suo storico alleato in Medio Oriente. L’ordine prevede sanzioni finanziarie e il blocco dei visti per tutti i funzionari della Corte coinvolti nelle indagini su Stati Uniti e Israele, oltre al divieto di ingresso negli States per dirigenti, dipendenti e agenti della Cpi, nonché ai loro familiari più stretti e a chiunque si ritenga abbia assistito il lavoro investigativo della Corte.

Il decreto firmato da Trump inoltre prevede anche in congelamento di tutti i beni detenuti negli Stati Uniti da queste stesse persone

La risposta dall’Aia non è tardata ad arrivare, con la Corte che in una nota ha ribadito come il tribunale “sostiene fermamente il suo personale e si impegna a continuare a fornire giustizia e speranza a milioni di vittime innocenti di atrocità in tutto il mondo, in tutte le situazioni che si presentano”.

E in una nota pubblicata sul sito, la Cpi invita “i 125 Stati membri, la società civile e tutte le nazioni del mondo a stare uniti per la giustizia e i diritti umani fondamentali”.

L’Italia si sfila dal documento Onu contro Trump

È in questo contesto internazionale che il governo Meloni sceglie di schierarsi col presidente Usa. L’Italia infatti non è l’elenco dei 79 Paesi membri delle Nazioni Unite che hanno sottoscritto una dichiarazione congiunta in cui si sottolinea che le sanzioni americane contro la Corte dell’Aia aumentano il rischio di “impunità per i crimini più gravi e minacciare di erodere lo stato di diritto internazionale”.

Tra i firmatari ci sono Francia, Spagna, Germania e Gran Bretagna, ma non l’Italia. Governo Meloni che è in compagnia di “giganti del diritto” come l’Ungheria di Viktor Orban, che si è schierato con Trump.

di: Redazione - 7 Febbraio 2025

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