Ad Aosta
Gatto cade dal sesto piano, radiologo usa la tac dell’ospedale per salvarlo: aperta un’inchiesta
Gianluca Fanelli è responsabile della struttura semplice di Radiologia, marito della senatrice della Lega Nicoletta Spelgatti. "Ha salvato una vita. Punto". Attivata la commissione di disciplina
Cronaca - di Redazione Web

Aperto un fascicolo d’indagine dalla Procura di Aosta sulla vicenda di Gianluca Fanelli, il radiologo che ha ammesso di aver sottoposto la sua gatta a una Tac e a un drenaggio all’ospedale Parini, dov’è responsabile della struttura semplice di Radiologia. La stessa azienda Usl della Valle d’Aosta aveva segnalato i fatti alla Procura. Fanelli è marito di Nicoletta Spelgatti, senatrice della Lega. Si è detto non pentito ma pronto a risarcire l’eventuale danno economico. Lo ha definito “gesto d’amore”. La vicenda è diventata pubblica dopo la segnalazione a un giornale locale. Lo stesso medico ha ricostruito la vicenda nei dettagli in una lettera.
Si chiama Athena la gatta, di proprietà dello stesso radiologo insieme con altri cinque gatti e tre cani, precipitata dal tetto del condominio per sei piani, quasi venti metri di caduta. Dalla visita al veterinario erano “emerse fratture posteriori, distacco di almeno uno dei due polmoni con un sospetto pneumotorace e possibili lesioni degli organi interni”. Il medico ha voluto così approfondire quel sospetto pneumotorace. Ha utilizzato la strumentazione ospedaliera per “un esame radiologico di pochi secondi utilizzando una delle tre tac e, valutata così la gravità delle condizioni del pneumotorace, ho eseguito il drenaggio, permettendole finalmente e immediatamente di respirare: da quel momento la gatta ha ripreso a respirare e si è gradualmente ripresa”.
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Il medico radiologo ha aggiunto che si sarebbe sentito in colpa per tutta la vita se la gatta fosse morta, se non avesse fatto tutto quello che poteva fare per salvarla. “Di professione faccio il radiologo interventista e sapevo di poterla salvare solo con un tempestivo intervento. In un momento in cui le tre Tac non erano in orario di servizio, dopo le 20 del giorno lunedì 27 gennaio, quando gli esami programmati per la giornata sono terminati e tutte le macchine diagnostiche sono in attesa di eseguire eventuali esami urgenti, verificato non vi fossero pazienti e, ovviamente, non in timbratura, ho deciso di verificare quali fossero le sue condizioni e cosa potessi eventualmente fare per salvarla”.
La vicenda, sul piano disciplinare, mette sul tappeto diversi temi: l’uso di macchinari pubblici per presunti scopi privati, il rispetto delle norme vigenti e quello dei requisiti igienico sanitari. La stessa Usl ha segnalato alla Procura la vicenda. Il direttore generale dell’azienda sanitaria Massimo Uberti ha dichiarato di aver attivato la Commissione di Disciplina per verificare episodi e spiccare sanzioni. “Qui ci sono anche delle ipotesi di reato perseguibili d’ufficio, parlo di ipotesi, ma il pubblico ufficiale ha l’obbligo, in caso di ipotesi di questi reati, di segnalazione in procura”, ha detto citato dall’ANSA.
Il caso, considerando i legami del protagonista, è diventato anche politico. “Mio marito ha salvato una vita. Punto, non ha portato via nulla a nessuno, perché in quel momento le tac erano ferme. Nella vita bisogna sempre solo fare le cose giuste, indipendentemente da quelle che possono poi essere le conseguenze” ha commentato Spelgatti. “È doveroso venga fatta piena chiarezza su quanto accaduto, accertando eventuali responsabilità, al fine di garantire il rispetto delle regole e del corretto utilizzo delle risorse pubbliche. L’azienda Usl ha già avviato le opportune verifiche e, come previsto, sarà un organismo terzo a valutare il caso e ad adottare eventuali misure”, il commento dell’assessore regionale alla Sanità della Valle d’Aosta, Carlo Marzi.