La strage non si ferma

Mattatoio carceri: 5 detenuti si sono tolti la vita nel 2025, altri due a Modena e Paola

Un 2025 che si preannuncia dunque persino peggiore dell’anno scorso, quando in media è morto per suicidio un prigioniero ogni quattro giorni

Giustizia - di Redazione Web

9 Gennaio 2025 alle 09:00 - Ultimo agg. 9 Gennaio 2025 alle 10:01

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Photo credits: Clemente Marmorino/Imagoeconomica
Photo credits: Clemente Marmorino/Imagoeconomica

Modena e Paola: altri due suicidi in carcere. Sono già 5 i detenuti che si sono tolti la vita dopo appena otto giorni dall’inizio del nuovo anno. Un 2025 che si preannuncia dunque persino peggiore dell’anno scorso, quando in media è morto per suicidio un prigioniero ogni quattro giorni: in totale i suicidi sono stati 90, il numero più alto da quando sono disponibili i dati ed il secondo peggiore in rapporto al numero di detenuti, dopo quello del 2022.

La conta funebre riparte da Modena, dove si è ucciso in carcere Andrea Paltrinieri, l’ingegnere 49enne che la sera del 10 giugno 2024 si presentò davanti al Comando provinciale dei carabinieri con un furgone in cui aveva messo il cadavere della moglie Anna Sviridenko, 41enne di origini bielorusse. La tragedia è è avvenuta intorno all’ora di pranzo. Paltirinieri si è ucciso con il gas di una delle bombolette messe a disposizione dei detenuti per scaldare cibo e bevande in cella. Lo scorso 31 dicembre si era ucciso alla stessa maniera un 37enne macedone. Il 4 gennaio è morto inoltre a Baggiovara un 29enne marocchino che era ricoverato in terapia intensiva a causa dei gravissimi traumi riportati nel tentativo di togliersi la vita di alcuni giorni prima. È dunque il terzo suicida al Sant’Anna nel giro di una settimana.

Nuovo doppio suicidio anche a Paola. «Ieri sera un detenuto di circa 40 anni, questa mattina un impiegato delle funzioni centrali di 48 anni si sono tolti la vita impiccandosi, il primo nella sua cella, il secondo nella palestra della struttura penitenziaria di Paola. Sono così già 4» – dichiara Gennarino De Fazio. «I detenuti, 16mila oltre i posti disponibili, sono palesemente sottoposti a una carcerazione non dignitosa – ha proseguito – e neppure minimamente rispondente alla finalità della pena inframuraria dettata dalla Carta costituzionale»

9 Gennaio 2025

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