L'accordo
Perché Honda e Nissan sono pronte alla fusione: così in Giappone nasce il “terzo polo” dell’auto
Un nuovo gigante dell’automotive sorgerà entro il 2026 in Giappone. Honda e Nissan, che è anche principale azionista di Mitsubishi Motors e che potrebbe a sua volta partecipare al progetto, sono pronte alla fusione per creare così un “terzo polo” dell’auto per valore economico dietro i due giganti Toyota e Volkswagen.
L’annuncio è arrivato dopo settimane di rumours sulla stampa economica internazionale. In particolare Nissan ha comunicato in una nota di aver firmato un memorandum di intesa “per avviare discussioni e riflessioni sull’integrazione commerciale tra le due società attraverso la costituzione di una holding comune”.
L’obiettivo è quello di una fusione in una holding che verrà poi quotata in Borsa entro l’agosto del 2026, ma soprattutto unire le forze per rafforzare la posizione dei due marchi giapponesi nel settore delle auto elettriche, per ora dominata a livello globale dalla Tesla di Elon Musk e che vede una miriade di marchi cinesi affacciarsi sul mercato occidentale, a partire dalla BYD.
Il memorandum firmato da Honda e Nissan è poi accompagnato da un altro documento di accordo che prevede il possibile coinvolgimento della Mitsubishi nelle trattative. La casa dei “Tre diamanti”, il cui principale azionista è Nissan, entro la fine di gennaio 2025 dovrà dare il suo assenso o dissenso alla partecipazione all’operazione.
Le due Case hanno in programma di costituire, tramite “un trasferimento di azioni”, una holding che controllerà integralmente le due attuali società e i relativi marchi. Il rapporto di concambio per il trasferimento delle azioni è ancora da definire, ma al momento è già previsto che sia la Honda ad avere un maggior peso. Nell’accordo è già stabilito che sia la società di Tokyo a nominare la maggioranza dei membri del CdA della holding, mentre il presidente sarà scelto dalla Nissan.
Al di là degli aspetti economici dell’operazione, sul fronte automotive l’operazione non basterà, almeno inizialmente, a superare Toyota come primo costruttore automobilistico giapponese. Nel 2023 l’azienda guidata da Koji Sato ha prodotto 11,5 milioni di veicoli: Honda nello stesso periodo ne ha prodotti 4, Nissan 3,4 e Mitsubishi poco più di uno.
Ma d’altra parte l’operazione consentirà al futuro gruppo di tagliare i costi di produzione e di unire l’esperienza comune nell’elettrico per sviluppare piattaforme competitive sul mercato.