La sconfitta del presidente-ombra
Musk non avrà lo “stipendio” da 56 miliardi da Tesla: perché un giudice ha bloccato il maxi premio al Ceo
Non finirà in mezzo alla strada come un homeless, ma Elon Musk deve dire addio al maxi premio da 56 miliardi di dollari che si era autoproposto da Ceo di Tesla e che gli azionisti della più nota casa automobilistica di vetture elettriche gli avevano conferito nel 2018, facendone il dirigente più pagato del pianeta.
La giudice Kathaleen McCormick, della Court of Chancery del Delaware, ha infatti bloccato il pacchetto retributivo nei confronti del nuovo “dominus” della prossima amministrazione americana di Donald Trump, l’uomo-ombra del presidente eletto che entrerà in carica il prossimo 20 gennaio e che ha ricompensato l’imprenditore mettendolo a capo del “Dipartimento per l’efficienza del governo”.
La giudice ha di fatto confermato quanto stabilito in una prima sentenza già lo scorso gennaio, di fatto bypassata in estate da un voto dell’assemblea degli azionisti Tesla che aveva riconfermato il conferimento del maxi premio a Musk.
McCormick ha stabilito che la votazione non modifica la sentenza di gennaio, col caso portato in tribunale da un azionista che si era rivolto ai magistrati per bloccare una retribuzione considerata senza giustificazioni economiche ed emessa in modo non indipendente, rilevando come le motivazioni dei legali del Ceo di Tesla, SpaceX e X fossero inconsistenti. In particolare la negoziazione tra Musk e il CdA di Tesla sarebbe stata “profondamente carente” per gli “estesi legami” di Musk con i consiglieri, che l’imprenditore alla luce dei ruoli ricoperti era riuscito a condizionare nella decisione di concedergli il pacchetto da 56 miliardi di dollari.
Il pacchetto retributivo di Musk stabilito nel 2018 dagli azionisti prevedeva complessivamente stock option per 300 milioni di azioni Tesla, che però Musk non ha mai potuto effettivamente acquistare per la causa in Delaware.
Come ampiamente prevedibile Musk non ha preso bene la notizia. Su X, il suo social, l’imprenditore di origini sudafricane ha scritto polemicamente che “i voti aziendali dovrebbero essere controllati dagli azionisti, non dai giudici”. “La decisione della corte – si legge invece nel post dell’account di Tesla – è sbagliata e faremo appello”.
Shareholders should control company votes, not judges https://t.co/zRsWGjC2hG
— Elon Musk (@elonmusk) December 3, 2024