Il vertice al Ministero

Stellantis, il Piano Italia c’è ma solo sulla carta: investimenti veri solo nel 2028, altro rinvio sulla Gigafactory di Termoli

Economia - di Redazione

17 Dicembre 2024 alle 18:06

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Stellantis, il Piano Italia c’è ma solo sulla carta: investimenti veri solo nel 2028, altro rinvio sulla Gigafactory di Termoli

Il Piano Italia per rilanciare la produzione di Stellantis nel Paese c’è, i suoi effetti sul breve termine appaio al momento nulli sul fronte occupazionale. Si è tenuto martedì 17 dicembre l’atteso vertice tra i manager di Stellantis, il gruppo franco-italiano di cui fa parte l’ex Fiat, e il ministro del made in Italy, Adolfo Urso.

Un faccia a faccia particolarmente atteso, il primo dopo le dimissioni dell’ormai ex Ceo di Stellantis, il portoghese Carlos Tavares, in rotta sia con gli azionisti dell’azienda che col governo di Roma. Per Stellantis era presente a Roma Jean Philippe Imparato, responsabile per l’Europa del gruppo e tra i papabili per il ruolo di Ceo, con l’arduo compito di dare una svolta alle relazioni tra il gigante dell’automotive e l’Italia.

Ma se si guarda ai fatti, al di là degli annunci e delle promesse, nel Piano Italia presentato da Imparato c’è poco di cui festeggiare per i lavoratori del gruppo.

Di fronte al ministro Urso e anche ai responsabili dell’Economia Giancarlo Giorgetti, e del Lavoro, Marina Calderone, Imparato ha promesso “la salvaguardia dei livelli occupazionali” in Italia e “l’aumento dei modelli in produzione, elettrici e ibridi”.

In realtà il piano presentato al Ministero non prevede di fatto novità di rilievo nel 2025, anno in cui in sostanza Stellantis chiede ai suoi dipendenti di “stringere i denti” e in cui è a questo punto chiaro un vasto ricorso alla cassa integrazione per gli operai dei vari siti di produzione sparsi nel Paese.

L’anno prossimo è attesa a Cassino l’introduzione della piattaforma Stella-Large, su cui verranno prodotti tre modelli: dal 2025 la nuova Alfa Romeo Stelvio, dal 2026 la nuova Alfa Romeo Giulia e, a seguire, una nuova vettura top di gamma.

Melfi, secondo quanto annunciato da Stellantis, dovrebbe beneficiare del lancio di 7 nuovi modelli: dal 2025 sarà prodotta la nuova Ds8, la nuova Jeep Compass, la nuova Lancia Gamma e la nuova Ds7, tutte elettriche e con un riscontro sul mercato tutto da decifrare.

Ma considerate le caratteristiche del mercato italiano, per attendere un cambio di passo servirà attendere il 2028, con l’arrivo a Pomigliano d’Arco della piattaforma Stella-Small, sulla quale è prevista la produzione di due nuovi modelli compatti e dunque a minor costo. Nella fabbrica campana sarà estesa fino al 2030 la produzione della ‘Pandina’.

Quanto a Mirafiori, la fabbrica “di casa” per Fiat, per Torino l’azienda punta alla produzione della 500 ibrida e della nuova generazione della 500 elettrica, rivelatasi un flop, in aggiunta alla prosecuzione dell’attività dei cambi eDct.

Dal Piano Italia presentato da Imparato ci sono poi due buchi enormi: uno è il destino di Maserati, l’altro è quello di di Termoli e della Gigafactory di Acc, gruppo nato dalla fusione tra FCA e PSA: il manager ha assicurato l’impegno dell’azienda, che intanto ha investito oltre 4 miliardi in un impianto identico in Spagna, salvo poi aggiungere che comunicherà i suoi piani al riguardo nel 2025, lasciando di fatto tutto in sospeso.

di: Redazione - 17 Dicembre 2024

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