Proseguono le trattative
Gaza, Israele e Hamas mai così vicini ad un accordo
Nella Striscia sono oltre 44mila i morti e più di 106mila i feriti. Trump ha invertito la sua politica estera rispetto a Biden: “Fate rientrare i leader del movimento terroristico, per trovare un accordo migliore”
Esteri - di Umberto De Giovannangeli
Cosa è Gaza? Lo racconta il Direttore regionale dell’Unicef per il Medio Oriente e il Nord Africa, Edouard Beigbeder. “Giorno dopo giorno, settimana dopo settimana, per quasi 14 mesi, Gaza è stata a dir poco un inferno sulla Terra. Nessun bambino dovrebbe sopportare tali atrocità e carneficine, e nessun genitore dovrebbe seppellire il proprio figlio. Gaza è diventata un cimitero per bambini e famiglie. Secondo il ministero della Sanità palestinese, dall’inizio della guerra sono state uccise almeno 44mila persone, molte delle quali bambini. La risposta umanitaria complessiva a Gaza sta barcollando verso il collasso totale. Le vite di quasi tutti i bambini sono a rischio o sono state sconvolte da traumi, perdite e privazioni inimmaginabili. La loro sicurezza e l’accesso agli aiuti umanitari essenziali non sono facilitati come richiesto esplicitamente dal diritto internazionale. Con almeno 50mila bambini affetti da malnutrizione acuta a Gaza – e centinaia di migliaia sfollati più volte – nessun bambino che fa la fila per un pezzo di pane o si rifugia in una tenda temporanea dovrebbe essere calpestato a morte o ucciso da un attacco aereo. La continua normalizzazione di questo orrore deve trasformarsi in azione per fermarlo. Quando è troppo è troppo”.
Sono 44.758 le persone uccise dall’inizio della guerra nella Striscia di Gaza. Lo riferisce il ministero della Salute dell’enclave gestita da Hamas, aggiungendo che il numero dei feriti è arrivato a 106.134. Intanto, Hamas avrebbe presentato ai mediatori egiziani un elenco iniziale con i nomi di ostaggi israeliani che potrebbero essere inclusi in un eventuale accordo per la liberazione delle persone tenute prigioniere nella Striscia di Gaza dal 7 ottobre 2023, in cambio della scarcerazione di detenuti palestinesi in Israele. Lo scrive il giornale qatarino Al-Araby Al-Jadeed in un articolo rilanciato dal Jerusalem Post, secondo cui nell’elenco ci sarebbero quattro ostaggi con la cittadinanza americana, oltre ad anziani e persone malate.
Secondo Al-Araby Al-Jadeed, una delegazione israeliana dovrebbe essere oggi al Cairo per ulteriori colloqui. Le parti, riporta il quotidiano, stanno dimostrando una volontà “senza precedenti” nei loro sforzi per raggiungere un’intesa e i mediatori Qatar, Egitto e Stati Uniti stanno supervisionando i colloqui. Ai mediatori è stato inviato anche un elenco di detenuti palestinesi che Hamas vorrebbe scambiare. Alcuni collaboratori del team del Presidente americano eletto, Donald Trump, hanno chiesto al Qatar di richiamare i leader di Hamas che erano stati precedentemente espulsi dal Paese per riprendere i negoziati sugli ostaggi. Lo riferisce il Times of Israel citando “due fonti a conoscenza della questione”.
Il Qatar, rammenta la testata, aveva cacciato i leader di Hamas a fine ottobre, presumibilmente su input dell’amministrazione Biden per via del mancato impegno nei negoziati sul cessate il fuoco e il rilascio degli ostaggi israeliani. “Le fonti – si legge – hanno riferito al Times of Israel che, dopo che Biden ha richiesto l’espulsione dei leader terroristici, il team del Presidente eletto ha sollecitato un’inversione di tendenza, ritenendo la mediazione di Doha fondamentale per raggiungere un accordo prima del 20 gennaio”. Il giornale riferisce anche che gli esponenti di Hamas, scappati dal Qatar, sono fuggiti in Turchia dove sono arrivati poco prima della elezione di Trump alla Casa Bianca.