Il futuro del calciatore

Defibrillatore interno: cos’è e la differenza con il peacemaker, Edoardo Bove non potrebbe giocare in Italia

Il precedente è quello di Eriksen: il centrocampista danese che soffrì un malore agli Europei, non ha potuto continuare a giocare in Italia dopo l'impianto dell'apparecchio

Salute - di Redazione Web

5 Dicembre 2024 alle 13:28

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Choreography Fiorentina for Fiorentina’s Edoardo Bove during the Round of 16 Frecciarossa Italian Cup 2024/2025 match between Fiorentina and Empoli at Artemio Franchi stadium – Sport, Soccer – Florence, Italy – Wednesday December 4, 2024 (Photo by Massimo Paolone/LaPresse)
Choreography Fiorentina for Fiorentina’s Edoardo Bove during the Round of 16 Frecciarossa Italian Cup 2024/2025 match between Fiorentina and Empoli at Artemio Franchi stadium – Sport, Soccer – Florence, Italy – Wednesday December 4, 2024 (Photo by Massimo Paolone/LaPresse)

Secondo quanto riporta il quotidiano Repubblica, Edoardo Bove avrebbe dato il suo ok all’impiantazione del defibrillatore interno: una decisione che potrebbe permettergli di continuare la sua carriera di calciatore ma non in Italia. È la stessa situazione in cui si ritrovò Cristian Eriksen, il centrocampista danese che soffrì un malore in campo agli Europei, all’epoca tesserato con l’Inter, tornò al calcio giocato al Manchester United in Inghilterra proprio dopo l’impiantazione di un defibrillatore sotto pelle.

Si legge sul quotidiano che il calciatore della Fiorentina – che ha sofferto un grave malore durante la partita Fiorentina-Inter, si trova all’Ospedale Careggi, è stato estubato ed è uscito dalla terapia intensiva – si sarebbe informato con i medici per prendere una decisione determinante per il suo futuro. “Ci sarebbe anche il consenso informato per procedere con l’intervento per mettere il defibrillatore. Già oggi o domani, se tutto procede come previsto dai sanitari, il giovane potrebbe entrare nella sala della aritmologia di Careggi”, si legge su Repubblica.

Le regole sono diverse all’estero, come per esempio in Premier League, dove Eriksen tornò a giocare dopo aver accettato l’impiantazione dell’apparecchio a causa del malore sofferto in campo agli Europei del 2021. In Italia le regole non lo consentono. Ancora da chiarire la causa che ha provocato il malore in campo del 22enne ex Roma. In corso gli esami dei sanitari per ricostruire cos’è successo all’atleta. Si è parlato di una crisi epilettica ma anche di torsione di punta e di contusione toracica.

Cos’è il defibrillatore interno

Il defibrillatore interno, interamente sottocutaneo (S-ICD), viene impiantato nella regione laterale sinistra sotto l’ascella sinistra, collegato a un elettrodo sottocutaneo che passa al centro del torace davanti allo sterno. Ha le stesse capacità del defibrillatore automatico impiantabile (ICD) che genera degli impulsi elettrici che stimolano la contrazione di atri e ventricoli nei casi di disturbi degli impulsi elettrici cardiaci o una scarica elettrica per settare il battito a un ritmo regolare dopo un’aritmia pericolosa.

A differenza di questi ultimi però, i defibrillatori sottocutanei non svolgono le funzioni di pacemaker, di stimolatore cardiaca. Riconoscono e interrompono invece le aritmie ventricolari potenzialmente fatali. Di solito vengono impiantati in pazienti affetti da anomalie del sistema nervoso, cardiopatie congenite complesse o infezioni o decubiti degli apparecchi tradizionali. È impiantato in anestesia locale, è meno invasivo in quanto non tocca cuore e vasi sanguigni e quindi anche meno problematico nel caso di un eventuale espianto.

5 Dicembre 2024

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