Appuntamento mercoledì 4 dicembre alle 17
Quali sono i siti Unesco in Campania: la guida ai percorsi artistici e storici della Regione
L'iniziativa Documento > Monumento. C’arte in fotografia volume 3, “Il patrimonio UNESCO in Campania. Nuovi orizzonti da antiche carte d’archivio” presso la Fondazione Banco di Napoli. Qui sarà presentato il terzo volume con le fotografie dei luoghi più prestigiosi
Cultura - di Redazione Web
L’Archivio Storico apre a nuovi orizzonti da antiche carte, con una guida a percorsi storici e artistici. I siti UNESCO della Campania sono al centro del progetto editoriale Documento > Monumento. C’arte in fotografia, ideato e coordinato dalla ricercatrice e storica dell’arte Bianca Stranieri. Questo terzo volume della guida a percorsi storici e artistici, curata dall’architetto archivista Sabrina Iorio, con le foto di Federica Gioffredi si presenta mercoledì 4 dicembre alle 17 a Palazzo Ricca, Via dei Tribunali, 213. La collana pubblicata da Guida Editori, è sostenuta dalla Fondazione Banco di Napoli e dal Dipartimento di Lettere e Beni Culturali dell’Università della Campania Luigi Vanvitelli, con il patrocinio della Soprintendenza Archivistica e Bibliografica della Campania. Si tratta di un viaggio tra le meraviglie campane, diviso per aree secondo un concetto spaziale, che dal centro storico di Napoli s’irradia verso i resti archeologici di Pompei ed Ercolano, passa per la Reggia di Caserta e San Leucio, si sposta verso la chiesa e il monastero di Santa Sofia a Benevento, affacciandosi sulla Costiera Amalfitana, fino a giungere nel Cilento, culla del Parco e delle testimonianze antiche di Velia e Paestum e della Certosa di San Lorenzo a Padula.
I siti Unesco della Campania
L’itinerario prosegue, traslocando dal piano dei beni materiali a quelli immateriali, verso il patrimonio culturale, dove trova la sua consistenza nelle pratiche tradizionali che si trasmettono di generazione in generazione, quali espressione d’identità e continuità, come l’antico mestiere dell’arte della pizza, che assicura ogni anno 200mila posti di lavoro e 12 miliardi di introiti, legandosi indissolubilmente alla ‘dieta mediterranea’. Questo percorso termina con un saluto gioioso, cui sono accorse la popolare ‘Festa dei Gigli’ di Nola dedicata a san Paolino e l’armonia unica al mondo della canzone classica napoletana. «Abbiamo dato vita a un progetto unico sotto la regìa distintiva del documento d’archivio – spiega Stranieri– primo movente di un percorso spaziale e temporale, in cui le fotografie di corredo di Federica Gioffredi concorrono a innescare meccanismi evocativi, che intrecciano il ‘vero storico’ con il ‘vero poetico’. Il motivo di tanto riscontro è da individuarsi senza dubbio anche nell’entusiasmante materia di conoscenza, laddove la Campania, regione antica e densa di bellezze naturali, ha visto il susseguirsi di diverse influenze culturali e artistiche nel corso dei millenni, tali da infonderle quell’aura di unicità che, nell’omologazione dei nostri tempi, va difesa strenuamente soprattutto attraverso il recupero e la valorizzazione storica e documentale».
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L’iniziativa della Fondazione Banco di Napoli
La curatela dei volumi, secondo una turnazione ciclica semestrale, è a opera della Stranieri e dei quattro coautori fondatori: Luigi Abetti, Gloria Guida, Sabrina Iorio, Andrea Zappulli, ciascuno dei quali propone di volta in volta un tema di ricerca che si traduce in richiamo per altri studiosi. «L’occasione – commenta Orazio Abbamonte Presidente Fondazione Banco Napoli – ben si presta a ricordare che la Fondazione ha ottenuto nel maggio 2023 l’iscrizione del Fondo Apodissario degli Antichi Banchi Pubblici Napoletani (1573-1809) dell’Archivio Storico nel Registro della Memoria del Mondo tenuto dall’UNESCO. Ciò che spinge a pensare quanto la strada intrapresa, sia quella giusta, è il fatto che le proposte di contributi si siano moltiplicate, e che gli studiosi stessi siano in buona parte rappresentati da giovani, alcuni dei quali formatisi proprio nelle sale studio del nostro Archivio, segno questo, per noi, di grande significato». La presentazione del terzo numero si apre con i saluti di Orazio Abbamonte, Marcello D’Aponte Presidente Fondazione Museo Archivio Storico, Ciro Castaldo Direttore Generale Fondazione Banco Napoli, Gabriele Capone Soprintendente archivistico e bibliografico della Campania, introduce Bianca Stranieri; intervengono: Stefano Causa Università degli Studi Suor Orsola Benincasa, Elisa Novi Chavarria Università degli Studi del Molise, Giuseppe Pignatelli Università degli Studi della Campania Luigi Vanvitelli, modera Sabrina Iorio.