Il caso della 15enne
Larimar Annaloro per la Procura si è tolta la vita: “Morte compatibile da soffocamento”
La conferenza stampa: "Assenza di lesività etero indotta". Per i risultati dell'autopsia si dovrà attendere 90 giorni. Resta in piedi l'ipotesi di istigazione
Cronaca - di Redazione Web
Per la Procura dei minori di Caltanissetta Larimar Annaloro si è tolta la vita. Lo ha dichiarato in una conferenza stampa con la dirigente della Squadra Mobile di Enna e quello del Commissariato di Polizia il procuratore Rocco Cosentino. “Non è un suicidio anomalo”, ha detto Cosentino. “Con i dati in nostro possesso possiamo dire che si tratta di un suicidio con morte compatibile da soffocamento per impiccamento con assenza di lesività etero indotta. Questo alla luce della ricognizione cadaverica, attediamo ora l’autopsia”. il procuratore Cosentino ha aggiunto che a ogni modo “resta in piedi l’ipotesi di istigazione”.
Sul caso della 15enne morta a Malcristiano era stato aperto un fascicolo per istigazione al suicidio a carico di ignoti e per “diffusione di immagini illecite e detenzione di materiale pornografico”. Gli inquirenti avevano ipotizzato che dietro il gesto estremo potesse esserci stato un caso di revenge porn, che foto intime potessero esser state diffuse. Dalle indagini era emersa anche una violenta lite che la 15enne avrebbe avuto con una coetanea nella quale sarebbe entrato anche l’ex fidanzato di questa. Sarebbero arrivate alle mani. Il 15enne giorni dopo è stato aggredito da un gruppo di coetanei.
Gli esiti degli accertamenti autoptici arriveranno tra 90 giorni. “Solo in quel momento avremo ulteriori elementi”. La 15enne era stata ritrovata lo scorso 5 novembre nella pineta di casa a Malcristiano. Collo, addome e piedi erano legati con una fune dell’altalena. Sul corpo dell’adolescente i segni delle corde slacciate dalla madre nel tentativo di soccorrere la figlia. Secondo quanto emerso al momento l’osso cervicale sarebbe intanto mentre le mani della ragazza sarebbero state libere.
Altro particolare approfondito dal procuratore: quello delle scarpe le cui suole sarebbero state ritrovate pulite, secondo quanto emerso nei giorni scorsi. “Posso dire che non sono intonse. Ci sono tracce di terriccio. Poi se ciò conferma che lei abbia percorso il tratto di strada da casa a dove è stata trovata è una valutazione che faremo”. Smentito in conferenza stampa il dettaglio secondo cui la stanza della 15enne era stata ritrovata a soqquadro ma in uno stato compatibile con la cameretta di una giovane di quell’età”.
A otto ragazzi, conoscenti e compagni di scuola, intanto sono stati sequestrati i telefoni cellulari per verificare la presenza di immagini o video intimi della ragazza. Il pm ha aggiunto che il biglietto inviato al ragazzo su cui era scritto “ti amerò anche nella prossima vita” è stato “acquisito appena siamo venuti a conoscenza della sua esistenza e abbiamo svolto tutti gli accertamenti per ricostruire i suoi passaggi dalla mano della ragazza al destinatario, tramite un terzo soggetto. Insomma, non è stato trovato per caso”.
Il procuratore ha precisato che tutte le persone interpellate dagli inquirenti hanno collaborato alle indagini e offerto la loro disponibilità. La famiglia non è mai stata persuasa dall’ipotesi del suicidio, per la madre della 15enne la ragazza è stata uccisa. Ha detto ai media che la figlia sarebbe stata minacciata di morte a scuola quel giorno. Già prima della conferenza il procuratore aveva scritto una nota in cui faceva sapere della necessità di convocare una conferenza stampa per chiarire le notizie emerse da fonti di stampa.
“Occorre fare chiarezza su alcuni aspetti di cui è stata data ampia diffusione sui mass media, che hanno ingenerato pubblico clamore, dovuto essenzialmente alla rivelazione di alcune ‘presunte novità’ sullo sviluppo delle indagini; la circostanza poi che siano state ricondotte a non meglio specificate ‘fonti investigative’, invero del tutto inspiegabilmente, ha contribuito a darne un’apparenza di veridicità”.