Quinto giorno di proteste

Francia nel caos, altri 700 arresti dopo la morte di Nahel: assaltata casa di un sindaco, appello a fermare le violenze dalla nonna del 17enne

Esteri - di Carmine Di Niro

2 Luglio 2023 alle 19:27 - Ultimo agg. 3 Luglio 2023 alle 11:07

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Francia nel caos, altri 700 arresti dopo la morte di Nahel: assaltata casa di un sindaco, appello a fermare le violenze dalla nonna del 17enne

Quinta notte di violenze e rivolte in Francia, poche ore dopo i funerali di Nahel M., il 17enne di origini algerine ucciso martedì scorso da un agente di polizia a Nanterre, città a nord-ovest della capitale di Parigi.

Proteste che dalle banlieu di Nanterre si sono estese in tutto il Paese. A Rennes, Nizza e Lione ci sono stati scontri tra i manifestanti e la polizia. A Marsiglia si segnalano incidenti in varie parti della città. A Parigi tensioni soprattutto nella zona degli Champs Elysées. Incidenti sono scoppiati anche a Brest, nel dipartimento di Finistère, nella regione della Bretagna, sulla costa occidentale del Paese.

Ma la protesta ha oltrepassato anche i confini nazionali: scontri e incidenti sono stati registrati anche in Svizzera, nel centro di Losanna,  come riporta il media online ’20 minutes’. Violenze e saccheggi sono avvenuti nel quartiere Flon, con circa 200 persone hanno poi affrontato gli agenti arrivati sul posto in assetto anti sommossa.

Il bilancio della notte, come riporta il ministero dell’Interno francese, è di 719 persone arrestate: di queste, 162 sono state fermate a Parigi e nei suoi sobborghi. Secondo il rapporto ancora provvisorio del ministero, nella notte sono rimasti feriti 45 poliziotti e gendarmi, 577 veicoli e 74 edifici sono stati dati alle fiamme, mentre 871 incendi sono stati registrati su strade pubbliche. Da quando sono iniziati i disordini la polizia ha arrestato oltre 1.300 persone, schierando nelle strade 45mila agenti.

L’episodio più grave della quinta nottata di proteste è avvenuto però a L’Haÿ-les-Roses in Val-de-Marne, un comune nel Sud di Parigi, dove i manifestanti hanno attacco l’abitazione del sindaco Vincent Jeanbrun.

A denunciarlo è stato lo stesso primo cittadino, che ha rivelato su Twitter che mogli e figli sono “scioccati e feriti” per quanto accaduto.

Secondo Le Figaro, che cita fonti del comune, Jeanbrun si trovava nella sede del municipio, barricato da filo spinato, quando un gruppo di persone si è radunato davanti a casa sua dove si trovavano sua moglie e i due bambini piccoli.

Il sindaco ha denunciato in un comunicato pubblicato su Twitter “un tentativo di omicidio di indicibile vigliaccheria“, avvenuto intorno alle 1:30 della notte, questo mentre “per tre notti” il primo cittadino si era fermato in municipio impegnato nell’emergenza dovuta ala violenza urbana. La premier francese Elisabeth Borne ha condannato come un “fatto intollerabile“, l’attacco nella notte con un’auto contro l’abitazione del sindaco Jeanbrun e ha promesso che “i colpevoli saranno perseguiti con la massima fermezza“.

Eppure per il ministro Gérald Darmanin la situazione è sotto controllo e si va via via disinnescando: “È stata una notte più tranquilla grazie all’azione decisiva delle forze dell’ordine”, ha detto il titolare della sicurezza pubblica, sottolineando pure come “l’età media dei rivoltosi è di 17 anni”, con un terzo dei fermati minorenne.

Un richiamo anche all’appello pronunciato nei giorni scorsi dal presidente Emmanuel Macron, che si era rivolto ai genitori chiedendo di tenere i figli in casa: “È evidente che il contesto in cui viviamo, come si vede, è frutto di gruppi a volte organizzati, violenti e attrezzati, che condanniamo, che arrestiamo e che saranno assicurati alla giustizia, ma anche di tanti giovani”, aveva dichiarato l’inquilino dell’Eliseo.

Macron che proprio per il clima di tensione interno ha annullato e rinviato a tempi migliori la visita di Stato programmata in Germania per domenica, così come sono stati cancellati d’autorità i concerti e gli eventi che avrebbero previsto una larga partecipazione di pubblico.

Pur non firmando lo stato di emergenza, come chiesto a gran voce della destra di Marine Le Pen, nella regione dell’Île de France, della quale fa parte Parigi, siamo ad un passo dal coprifuoco: bus e tram hanno interrotto il servizio alle nove di sera, mentre a Marsiglia il trasporto pubblico si è fermato alle 18.

Appello alla calma della nonna di Nahel

Voglio che finisca, ovunque“. La nonna di Nahel, il 17enne ucciso da un poliziotto durante un controllo stradale a Nanterre, fatto che ha innescato la rivolta, reagisce alle violenze in corso in Francia e lancia un appello alla calma. “Io dico a quelli che stanno facendo danni, fermatevi! Non rompete le scuole e gli autobus. Sono le mamme che prendono gli autobus!. Che non rompano le vetrine, gli autobus, le scuole. Vogliamo far calmare le cose. Non Vogliamo che facciano danni. Che se ne stia tranquilla, quella gente!“, dice ancora la donna.

La nonna di Nahel ha sostenuto poi di non avercela con la polizia ma solo con l’agente che ha ucciso il nipote. “Fortunatamente i poliziotti bravi ci sono, io ho fiducia nella giustizia“, ha detto intervistata da BFM TV.

2 Luglio 2023

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