Ucraina, torna l’ipotesi di soldati europei a Kiev: l’opzione di Francia e Regno Unito contro lo spauracchio Trump
Prima il via libera degli Stati Uniti all’Ucraina per l’utilizzo sul suolo russo dei missili Atacms, uso negato per mesi, ora le voci di una discussione in corso a Parigi come a Londra sull’invio di soldati a Kiev per rafforzare l’esercito ucraino.
Gli alleati di Volodymyr Zelensky sono sempre più attivi nel sostegno al governo ucraino in vista del passaggio di consegne alla Casa Bianca, dove dall’amministrazione di Joe Biden si passerà il 20 gennaio 2025 a quella di Donald Trump, che sul sostegno alla causa ucraina ha idee notoriamente diverse da quelle dei Democratici avendo promesso risolvere la guerra in Ucraina “in 24 ore”.
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Così in Europa, che con Trump potrebbe trovarsi nei prossimi mesi a farsi carico interamente del sostegno a Kiev, si torna a discutere del possibile invio di soldati e di personale appartenente a società di difesa private in Ucraina. A scriverne è l’autorevole quotidiano francese Le Monde, secondo cui sarebbero riprese fitte interlocuzioni negli ultimi giorni soprattutto tra Francia e Regno Unito.
Non si tratta di un discorso nuovo: già lo scorso febbraio il presidente francese Emmanuel Macron durante un vertice europeo a Parigi aveva lanciato l’idea, accolta con freddezza dagli altri partner europei, a partire dalla Germania di Olaf Scholz, il cancelliere tedesco che ancora oggi nega il suo ok all’Ucraina per l’uso dei missili a medio-lungo raggio tedeschi Taurus in territorio russo.
Secondo Le Monde, che cita “fonti concordanti”, le discussioni tra Parigi e Londra sarebbero riprese nei giorni scorsi “nella prospettiva di un eventuale disimpegno americano nel sostegno a Kiev dopo l’insediamento di Donald Trump, il 20 gennaio 2025”.
In particolare una “fonte britannica” ha riferito al quotidiano francese che “discussioni sono in corso fra la Gran Bretagna e la Francia sulla cooperazione in materia di difesa, in particolare con l’obiettivo di creare un nocciolo duro fra alleati in Europa, centrato sull’Ucraina e la sicurezza europea in senso ampio”. Le Monde scrive di “proposte sul tavolo” al ministero della Difesa francese, come quella della società Défense Conseil International (Dci), il principale operatore del ministero delle forze armate che si occupa dei contratti di export di armamenti francesi e del trasferimento di savoir-faire militare che ne consegue”.
La Dci secondo il quotidiano sarebbe “pronta a proseguire, in Ucraina, la formazione di soldati ucraini, come fa già in Francia e in Polonia. Potrebbe così, in caso di necessità, assicurare la manutenzione degli equipaggiamenti militari francesi inviati a Kiev. Dci ha contattato per questo Babcock, una società omologa britannica già presente in Ucraina, per condividere le installazioni di cui essa già dispone”.