Le dichiarazioni del presidente ucraino

Zelensky pronto a rinunciare alla Crimea ma chiede altre armi

Zelensky avverte i suoi, e gli alleati, che la possibilità di vincere la guerra ormai sono spente. Come del resto alcuni generali americani avevano detto da tempo. E che l’equilibrio tra i costi e benefici non va a vantaggio di un aumento delle ostilità.

Esteri - di Carlo Forte

22 Novembre 2024 alle 17:00

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Imagoeconomica via President.gov
Imagoeconomica via President.gov

Dopo più di mille giorni, dal momento dell’invasione russa, la guerra in Ucraina continua. Due novità. La prima riguarda il missile lanciato l’altra sera dai russi. Gli ucraini sostengono che per la prima volta si tratta di un missile intercontinentale, che può essere armato con ordigni atomici. Dagli Usa però arrivano smentite. Gli americani pensano che si tratti di un missile a media gittata. I russi non commentano e non danno informazioni.

L’altra novità viene da due dichiarazioni del leader ucraino, Zelensky. Ha innanzitutto avvertito gli alleati europei e americani che se non arrivano nuovi rifornimenti di armi la guerra è persa. E poi, riferendosi alla Crimea, ha detto che lui non è disposto a sacrificare la vita di migliaia di soldati per difendere la Crimea. Difficile non interpretare queste dichiarazioni come accenni a una possibile via di pace. O comunque a un desiderio di armistizio e di negoziato. Zelensky avverte i suoi, e gli alleati, che la possibilità di vincere la guerra ormai sono spente. Come del resto alcuni generali americani avevano detto da tempo. E che l’equilibrio tra i costi e benefici non va a vantaggio di un aumento delle ostilità.

Nel frattempo i russi continuano con un atteggiamento politico piuttosto aggressivo. Dopo i discorsi sulla possibilità di adoperare l’arma nucleare, ieri hanno denunciato l’uso in territorio russo di missili britannici. Il ministero della difesa russo sostiene che ora l’Inghilterra è in guerra.

22 Novembre 2024

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