Nel Salento

Inala ossido di diazoto da un palloncino, muore a 26 anni mentre festeggia il compleanno: stroncato dalla “droga della risata”

Cronaca - di Redazione

18 Novembre 2024 alle 12:26

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Inala ossido di diazoto da un palloncino, muore a 26 anni mentre festeggia il compleanno: stroncato dalla “droga della risata”

È morto durante i festeggiamenti del suo 26esimo compleanno, mentre era in strada assieme ad un gruppo di amici, probabilmente dopo aver inalato ossido di diazoto, la “droga della risata”.

Così sarebbe deceduto un giovane di Alessano, nel sud del Salento: la tragedia è avvenuta nella serata di domenica 17 novembre, a nulla sono serviti i pur tempestivi interventi dei sanitari, col 118 giunto in via della Giudecca, dove il giovane ha accusato il malore.

I carabinieri hanno aperto un’indagine su quanto accaduto, nelle prossime ore verranno ascoltati gli amici della vittima presenti al momento del malore, mentre la Procura ha disposto l’incarico al medico legale per eseguire l’autopsia sulla salma, già trasferita all’ospedale Vito Fazzi.

Cos’è l’ossido di azoto

Secondo quanto emerso il ragazzo prima del malore avrebbe inalato il contenuto di un “balloon”, un palloncino contenente al suo interno l’ossido di diazoto. Il gas nei palloncini è tornato recentemente di voga tra i giovanissimi come una “droga da sballo” a basso costo.

Solitamente inalare l’ossido di diazoto direttamente da un palloncino provoca euforia e allegria, ma in alcuni casi, soprattutto se combinato con l’assunzione di droghe o alcool, può avere conseguenze serie come la paralisi del sistema nervoso fino all’arresto cardiocircolatorio e alla morte.

L’allarme sulla “droga della risata”

Non a caso già nel novembre 2022, come ricorda Repubblica, il Centro di monitoraggio europeo su droghe e dipendenze, aveva definito “l’uso ricreativo del protossido di azoto (o ossido di diazoto), comunemente noto come gas esilarante, una preoccupazione crescente per l’Europa”.

“La crescente popolarità soprattutto fra i giovani, anche adolescenti – si leggeva nella relazione – potrebbe essere spiegata in una certa misura dalla sua facile disponibilità, dal prezzo basso, dagli effetti di breve durata e dalla percezione generale da parte dei consumatori come un farmaco relativamente sicuro”.

Aveva destato scalpore la notizia, pubblicata dai quotidiani britannici, che un calciatore della Premier League, il massimo campionato di calcio inglese, era stato costretto ad entrare in riabilitazione per la dipendenza da gas esilarante.

di: Redazione - 18 Novembre 2024

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