Il partito vs lo scrittore

Fratelli d’Italia contro Saviano: “Sciacallo, i ragazzi di Napoli emulano i criminali di Gomorra, che hai trasformato in eroi”

Il partito della premier Meloni sui social contro lo scrittore che aveva criticato il modello del governo che aveva portato in carcere "una massa di minorenni e di fatto ‘professionalizzandoli’ al crimine"

News - di Redazione Web

11 Novembre 2024 alle 12:47

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COLLAGE DI FOTO DA X E LAPRESSE
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Attacco durissimo di Fratelli d’Italia a Roberto Saviano. Sui social, sull’account ufficiale del partito trascinante la maggioranza di governo, quello della Presidente del Consiglio Giorgia Meloni, è apparso un tweet feroce contro lo scrittore che in alcuni commenti aveva collegato i fatti di sangue che negli ultimi giorni hanno lasciato ammazzati sul selciato tre giovanissimi a Napoli e il decreto Caivano. A sua volta, il partito, ha accusato l’autore di Gomorra di aver speculato e strumentalizzato le sue storie, di aver generato degli eroi criminali che provocano emulazione.

Saviano aveva pubblicato dei post sui social e scritto un articolo su Il Corriere della Sera a commento della morte del 18enne Arcangelo Correra, ucciso da un colpo di pistola alla testa all’alba di sabato mattina nel Centro Storico di Napoli. Per l’omicidio è stato fermato un 19enne, Renato Benedetto Caiafa, cugino della vittima. Ha raccontato che è successo tutto per sbaglio. Dell’omicidio si è parlato molto anche perché è il terzo che riguarda un giovanissimo ucciso a colpi d’arma da fuoco tra Napoli e hinterland nel giro di pochi giorni.

“Volere danaro, volere esser fighi, voler avere carisma e rispettabilità e ottenere questo scegliendo di avere una pistola, di unirsi a una paranza. Ma queste non solo le regole della strada ma le regole del mondo in cui tutti ci muoviamo, solo che questi ragazzini scelgono per raggiungere gli obiettivi che tutti rincorrono diventando criminali ragazzini, aspiranti camorristi e in alcuni casi affiliati. Non c’è altro destino sparare o essere sparati”, ha commentato lo scrittore sui social. “Il modello Caivano proposto dal governo non solo è stato inefficace, ma ha peggiorato la situazione portando in carcere una massa di minorenni e di fatto ‘professionalizzandoli’ al crimine”, aveva scritto nel suo editoriale pubblicato domenica 11 novembre sul Corriere della Sera.

Cos’è il decreto Caivano

Il decreto Caivano ha preso il nome da un Comune in provincia di Napoli, dove nel famigerato Parco Verde, conosciuto come la più grande piazza di spaccio d’Europa e salito alla ribalta nazionale per episodi di cronaca nera molto efferati, nell’estate del 2023 due cugine minorenni avevano denunciato degli stupri di gruppo da altri giovani e giovanissimi. La misura del governo ha inasprito le pene per i reati compiuti dai minorenni, ha abbassato la soglia dalla quale è possibile ricorrere alla custodia cautelare in carcere per i minori e ha permesso di ordinare il carcere preventivo per reati che prevedono pene di almeno sei anni e non più di nove.

Ha anche abbassato da 18 a 14 anni l’età minima per il Daspo urbano e introdotto nuove e più dure sanzioni per i reati come porto d’armi e spaccio di sostanze stupefacenti. In più occasioni le associazioni che si occupano di carceri hanno fatto notare come il decreto-legge abbia fatto aumentare di molto le presenze negli Istituti Penali per i Minorenni (IPM). Secondo Antigone all’inizio del 2024 il numero dei minori in carcere era di circa 500, un picco che non si raggiungeva da più di dieci anni. La maggioranza, quasi il 60%, erano minorenni.

 

L’attacco di Fratelli d’Italia a Saviano

Frontale e feroce l’attacco del partito di Meloni a Saviano, tramite i canali social ufficiali. “Saviano, sciacallo senza alcuna dignità. I ragazzi, che emulano i criminali di Gomorra, sono figli del tuo cinismo. In nome del denaro, hai trasformato dei criminali in eroi. Sei uno dei peggiori scrittori che l’Italia abbia mai conosciuto”. Le ostilità non sono una novità: Saviano è stato condannato a pagare mille euro di multa per aver diffamato Meloni e Matteo Salvini, vicepremier e segretario della Lega, dopo averli chiamati “bastardi” per le loro politiche in materia di immigrazione in una puntata della trasmissione tv Piazzapulita nel 2020.

Al momento lo scrittore non ha risposto all’attacco del partito, la questione dell’emulazione gli viene rinfacciata da sempre, soprattutto dall’uscita della serie tv ispirata a Gomorra. Già ieri, però, aveva ricevuto un altro richiamo, non così feroce ma comunque duro, da parte di don Maurizio Patriciello, il parroco del Parco Verde. “No, Roberto, gli ultimi omicidi non dimostrano affatto il completo fallimento del modello Caivano, ma sono il frutto avvelenato e velenoso di decenni di disattenzione verso il dramma della camorra, della terra dei fuochi, delle problematiche giovanili, delle nostre bistrattate periferie”, ha scritto Patriciello sui social. “Giorgia Meloni ha risposto al mio appello. Un merito che altri, prima di lei, non hanno voluto o potuto prendersi”.

11 Novembre 2024

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